Ho fatto tarda notte, per assistere alla conta dei morti. Come molti morbosamente attratto dalla voglia di assistere al “terrorismo in azione”.
I giornalisti ridicolmente in competizione nella gara del numero più alto; perché i morti non sono mai abbastanza, perché l’audience schizza con la morte in diretta.
Io dietro loro. C’è un fascino speciale nell’assistere al terrore dalla propria poltrona; la perversa sensazione di una confortevole sicurezza quando altri hanno perso la propria vita o stanno per perderla.
Un corpo che giace sul terreno, i lampeggianti delle ambulanze, un cecchino appostato, teste di cuoio armate fino ai denti, e la “conta” sul sottofondo sonoro di esplosioni e armi da fuoco.
Neanche finita lo conta, arriva il festival della stupidità.
saranno i Francesi disposti a rinunciare alla propria libertà per una maggiore sicurezza?
ci vuole un Patrioct Act anche in Francia (ed Europa)
Nel 2001 “The land of the free” precipitava in una spirale liberticida e guerrafondaia da cui non si è più sollevata. Ora tocca proprio a coloro che donarono oltre oceano l’emblema di uno dei propri valori fondanti, La Libertè. E gli Statunitensi ripagano il dono della Statua della Libertà a distanza di 150 anni, ergendo in Europa la Statua della Sicurezza.
frontiere aperte, non bisogna lasciare il campo a xenofobi e populisti
se tali criminali crescono in Europa è perché non trovano abbastanza integrazione
Smettere di bombardare democrazia, questo mai. Ma frontiere aperte a chi, non a torto, ci odia, questo sì!
Il politicamente corretto che frutta giacimenti petroliferi in cambio di migranti. Tra di loro le vittime delle guerre da noi istigate e finanziate, e chi invece la guerra vuole restituircela.
Il prezzo di tale politica in primis lo pagano i malcapitati di turno, col sangue; e tutti con tanta “sicurezza”.
E’ la confortevole sicurezza salottiera di una prima visione, La mort de la libertè.