Prefazione

Il presente articolo è il terzo della serie che tratta la “Cabala Statunitense“. La lettura della Parte Prima e Seconda è prerequisito per la lettura di questo articolo. Data la lunghezza dell’articolo, vi consiglio vivamente di prendervi un’oretta del vostro tempo e vi sconsiglio vivamente di frazionarne la lettura.

Introduzione

Nei precedenti due articoli abbiamo visto come la Cabala, l’aristocrazia dei Robber Barons statunitensi guidata dall’imperatore Rockefeller, abbia prima preso possesso dell’economia statunitense e del sistema bancario tramite la banca centrale (FED) e quindi della selezione della classe politica, assumendo il controllo delle istituzioni statunitensi tramite il Consiglio sulle Relazioni Internazionali (CFR). Con la Seconda Guerra Mondiale il Mondo viene diviso in tre aree di influenza: il Commonwealth (ex Impero Britannico), l’URSS e l’Impero Americano. Ma l’unico vero vincitore è quest’ultimo che stabilisce le istituzioni di governo mondiale: l’ONU, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il dollaro diviene moneta riserva e di scambio internazionale del petrolio. Il processo di colonizzazione dell’Europa parte tramite il Piano Marshall, quello del resto del mondo per mezzo dell’ONU e delle banche internazionali. Abbiamo inoltre visto come l’eugenetica dei Rockefeller divenga politica dell’ONU. Partiamo da qui.

Lo Stato Profondo

Gli anni ’40 si erano chiusi con la presidenza Truman. Gli succederanno Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter e Reagan, in quel periodo storico che va sotto il nome di Guerra Fredda, fino alla caduta del Muro di Berlino. Sarà il periodo di corsa agli armamenti che porteranno alla costruzione di un gigantesco comparto militare, giganteschi guadagni per l’industria delle armi e giganteschi indebitamenti pubblici.

Sarà il periodo dell’incubo dell’Armageddon nucleare per un conflitto imminente tra due potenze fino a poco prima alleate e che continueranno durante tutta la “Guerra Fredda” ad avere floridi rapporti commerciali. Sarà l’epoca dell’ascesa del quarto potere, quello dei media, ovviamente in mano alla Cabala. Ogni pensiero ed ogni memoria nella testa delle persone saranno riflesso del desiderata di questa élite.

Lo Spettacolo Atomico

La CBS (Columbia Broadcasting System) di Bernard Baruch si diletterà nello sperimentare tecniche di manipolazione dell’opinione pubblica impartite dai maestri britannici dell’Istituto Tavistock. La Fondazione Rockefeller si preoccuperà di far scrivere dal professor William Langer una versione approvata della storia della Seconda Guerra Mondiale, con un generoso assegno di 139,000 $. Il Times, dal 1896 nelle mani di J.P.Morgan, Belmaut (Rothschild) e Schiff, passerà nelle mani di Arthur Hays Sulzberger (CFR), per passare poi in quelle di Orville Dryfous (CFR) e quindi ancora in quelle di Arhur Ochs Zulzberger (CFR). Cambiare di mano ma mai padrone. Il Newsweek fondato dagli Harriman sarà stabilmente nelle mani del CFR come pure il TIME, concorrente diretto del Newsweek, fondato da Henry Luce (CFR) con i soldi dei Morgan e degli Harriman.

Grazie al controllo dei media, la Paura Rossa (Red Scare) degli anni ’20 e ’30 prenderà la forma del fungo nucleare. L’immaginario di un’imminente aggressione Sovietica occuperà la mente dell’opinione pubblica del mondo occidentale che non si accorgerà di quanto avviene nel retroscena, e in questo contesto, la Cabala avrà gioco facile nel mantenere saldamente il controllo delle istituzioni, inclusa quella presidenziale. I Presidenti saranno quasi sempre quelli scelti dalla Cabala, e quando non saranno quelli preferiti, saranno comunque sotto un attento controllo, e quando saranno incontrollabili, allora salteranno.

Dwight D. Eisenhower

Dopo Truman arriverà alla presidenza Eisenhower, il popolare generale della Seconda Guerra Mondiale che fino al 1941 non aveva mai visto il campo di battaglia; occuperà lo studio ovale per 2 mandati dal 1953 al 1961. Dwight D. Eisenhower amava frequentare l’élite la quale a sua volta l’omaggiava con la presidenza della Columbia University, senza che ne avesse alcun titolo, e lui ringraziava entrando nel CFR.

Nella presidenza sarà accompagnato da Richard Nixon come Vice Presidente, dal Segretario di Stato John J. McCloy (ex presidente del CFR e della Banca Mondiale) che andrà alla Chase Manhattan Bank dei Rockefeller lasciando il posto John Foster Dulles (CFR, parente dei Rockefeller e membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Rockefeller e della Fondazione Carnegie Endowement For International Peace) che a sua volta morirà nel 1959 lasciando il posto a Christian Herter della Standard Oil dei Rockefeller. Il Segretario del Tesoro sarà Robert Anderson (CFR), quello del Commercio Lewis Strauss (CFR), il Consigliere alla Sicurezza Nazionale sarà Gordon Grey (CFR) con sottosegretario Nelson Rockefeller. Ovviamente il capo della CIA sarà Allen Dulles (ex presidente del CFR, fratello di John Foster Dulles ed ovviamente parente dei Rockefeller ).

John Foster Dulles si era occupato di dare copertura ai tedeschi della American I.G. (I.G.Farben ) durante la guerra, Allen Dulles di far scappare nazisti (ed oro) sul finire della guerra, in qualità di vertice dello OSS, e John J. McCloy di far scappare nazisti dalle maglie della giustizia a guerra finita, in qualità di Alto Commissario USA in Germania.

Sotto Truman , nel 1954 gli USA inizieranno l’avventura in Vietnam che fino al 1964 implicherà solo armamenti, supporto economico e logistico senza attività bellica diretta, e il programma spaziale con la fondazione delle agenzie NASA e ARPA che ospiteranno molte delle menti naziste fatte scappare dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale.

John Fitzgerald Kennedy

Nel 1961 ad Eisenhower succederà John Fitzgerald Kennedy (JFK), il cui mandato, come sapete, non si concluderà. Sarà presidente fino al 22 Novembre 1963 quando sarà assassinato a Dallas. JFK non era estraneo al CFR avendo anche scritto un articolo sulla rivista Foreign Affairs del CFR, e non era estraneo all’élite, provenendo da famiglia ricca, ma non faceva parte, evidentemente, della Cabala. Era un sincero anticomunista che però desiderava la normalizzazione dei rapporti con l’URSS. La presidenza di JFK è un incidente di percorso, e la Cabala riteneva di poterlo controllare; degli 82 membri dello staff presidenziale 63 erano membri del CFR (tra cui Averell Harriman). E, ovviamente, a capo della CIA c’era Allen Dulles. Non ci vorrà molto a JFK per capire la situazione; i piani di tensione internazionale sono già pronti e la CIA ha già in corso o pianificato delle interessanti iniziative (che vedremo dopo). Alla vice presidenza c’è Lindon Baines Johnson, uno psicopatico guerrafondaio.

JFK dichiarerà pubblicamente che “l’America non inizierà mai una guerra”, che “ripugna le società segrete” e accennerà all’intenzione di fare a pezzi la CIA. I problemi per lui però arriveranno quando dalle parole passerà ai fatti.

Nell’Aprile del 1961 approverà l’operazione per ribaltare Fidel Castro (Baia dei Porci), progettata per fallire e sabotata dall’interno. Licenzierà quindi Allen Dulles e alcuni altri vertici della CIA. Nel 1962 i Sovietici tenteranno di installare missili atomici di media gittata a Cuba e JFK invece di alimentare la tensione si limiterà ad un blocco navale e risolverà la questione con una mediazione (l’URSS rinuncia a mettere missili a Cuba ed in cambio gli USA rimuovono i missili a media gittata da Turchia ed Italia). La goccia traboccherà dal vaso quando nel 1963 preparerà l’ordine esecutivo per le operazioni in Vietnam, escludendo l’impiego di truppe e facendo infuriare Lindon Baines Johnson.

Sotto alcune foto delle supposte basi missilistiche cubane e i possibili obiettivi statunitensi.

Il dato è tratto. John Fitzgerald Kennedy è fuori controllo e deve saltare. Così la CIA gli fa saltare la testa il 22 Novembre 1963 a Dallas. Il capro espiatorio viene trovato in Lee Harvey Oswald, un operativo della CIA addestrato per avvicinare ed uccidere Castro. Lee Harvey Oswald ovviamente non ha nulla a che fare con l’omicidio di JFK. Oswald viene arrestato, interrogato senza che l’interrogatorio venga registrato o trascritto, quindi portato il giorno dopo a spasso in mezzo al pubblico perché Jack Ruby, un associato della Mafia e collaboratore della FBI, gli possa sparare a bruciapelo. Ora andate su Wikipedia e leggete cosa è riportato.

Lindon Baines Johnson

A seguito dell’assassinio, la presidenza passerà in mano a Lindon Baines Johnson che cambierà l’ordine esecutivo di JFK in modo da permettere l’impiego di militari statunitensi in Vietnam e istituirà una “commissione” d’inchiesta (Commissione Warren) presieduta da Earl Warren e composta di altri 6 membri tra cui John J. McCloy e lo stesso Allen Dulles.

Lindon Baines Johnson rimarrà in carica fino al 1968 e avrà il “merito” di riprendere il lavoro iniziato da Eisenhower e portare gli USA in guerra in Vietnam.

Sotto la Presidenza dello psicopatico Johnson, e nella prima parte dell’amministrazione successiva, in Vietnam gli USA daranno il meglio di loro; non solo napalm ma tanta tanta diossina. Nel tentativo dichiarato di stanare i vietcong dalla vegetazione, aerei ed elicotteri USA inondarono il Vietnam con decine di migliaia di tonnellate di diossina, di cui almeno 3000 nella sua forma più letale l’Agente Arancione (Agent Orange). Il risultato non fu solo il dissesto ambientale, ma sterilità, cancro, difetti alla nascita e mutazioni genetiche, non solo per i vietnamiti ma anche per i soldati statunitensi. Il produttore della diossina era ovviamente Monsanto, azienda che nel 1966 ospitava nel sul consiglio d’amministrazione James Stillman Rockefeller (presidente della National City Bank, poi Citigroup, morto nel 2004 alla tenera età di 102 anni). Monsanto, 50 anni dopo, finirà nelle mani di Bayer e Basf, due delle tre aziende che componevano il conglomerato I.G. Farben; ironia della sorte, il fondatore di Monsanto era ebreo. Pecunia non olet.

Qui sotto le immagini di elicotteri ed aerei intenti a inondare il Vietnam con scie chimiche alla diossina, l’effetto sulla vegetazione dopo pochi giorni, e la mappa delle zone del Vietnam “purificate”.

Ma il Vietnam sarà anche il campo di prova della guerra climatica. Tra il 1967 e il 1972 gli USA danno luogo all’operazione segreta POPEY che sperimenta le prime tecniche di cloud seeding (formazione indotta di nubi) tramite ioduro d’argento (tossico) al fine di creare artificialmente perturbazioni contro il nemico.

Il Vietnam è un vero e proprio laboratorio di sperimentazione, permeato di segretezza ed inganno, sin dall’inizio.

Gli Usa entreranno nella Guerra del Vietnam con l’ennesimo inganno (false flag). Il copione sarà simile a quello della Lusitania (1915, Prima Guerra Mondiale); due navi da guerra (destroyers) statunitensi che pattugliavano il Golfo di Tonkin (mare vietnamita) il 2 Agosto 1964 verranno “apparentemente” attaccate da una non ben precisata nave vietnamita e i destroyers risponderanno al fuoco. Era ovviamente un inganno che gli statunitensi scopriranno solo decenni dopo. Non ci fu nessun attacco, il fatto era completamente inventato. Come riferirà nel 1984 l’ammiraglio James Stockdale (presente sul posto con la sua flotta) i due destroyers statunitensi effettivamente spararono, ma non c’era nessuna nave vietnamita nel raggio di 1 ora e mezza di navigazione. L’atto che avallò l’intervento armato in Vietnam, la Risoluzione di Tonkin, era stato preparato anticipatamente dall’assistente alla Presidenza per gli Affari del Lontano Oriente, William Bundy (CFR); il Consigliere alla Sicurezza Nazionale che “supervisionò” l’incidente di Tonkin era il fratello, McGeorge Bundy (CFR).

USS Liberty

Non c’è due senza tre, e il trucco si ripeterà nel 1967, questa volta nel Mediterraneo. Nel Giungo del 1967 Israele chiarisce il suo ruolo strategico e il perché la risoluzione ONU che aveva avallato lo Stato di Israele contemplasse un così vasto confine con l’Egitto, sottraendolo ingiustificatamente ai palestinesi. Il 5 Giugno 1967 Israele, l’avamposto medio-orientale degli USA, invade l’Egitto e si estende ad ovest, prendendo possesso dello Stretto di Suez, in quell’operazione militare lampo che va sotto il nome di Guerra dei Sei Giorni (si concluderà il 10 Giugno). Poi Israele si ritirerà dall’Egitto. Questa guerra inasprirà ulteriormente i rapporti tra Israele e i vicini, e porrà le basi per la Guerra del Kippur del 1973. Quello che è interessante è che l’operazione iniziata da Israele non era altro che uno stratagemma per portare in guerra gli USA e dargli modo di occupare l’Egitto. Infatti l’8 Giugno 1967 una nave statunitense apparentemente mercantile verrà attaccata e quasi affondata. Ad attaccarla però non furono gli egiziani ma Israele. E la nave non era un mercantile, ma la USS Liberty della NSA sotto mentite spoglie. L’idea dietro l’ennesima false flag era di far credere ai cittadini americani (e verosimilmente all’ONU) che una nave civile fosse stata affondata dagli egiziani. Il misfatto rimase nel “cassetto” fino al 2017 alla scadenza del segreto militare. E la bocca cucita dovettero tenerla, fino al 2017, anche i sopravvissuti della USS Liberty, a cui fu imposto il silenzio.

Richard Nixon

Dopo Johnson sarà il turno di Richard Nixon (CFR) che sarà eletto due volte (19691974); il suo secondo mandato sarà interrotto prematuramente per via del caso Watergate. Il consulente alla Sicurezza Nazionale sarà Henry Kissinger, uomo di fiducia dei Rockefeller e consulente in materia di affari esteri di Nelson Rockefeller. Lo staff presidenziale sarà presidiato, al solito, da membri del CFR.

Nixon “offrirà” a David Rockefeller il Dipartimento del Tesoro. David Rockefeller rifiuterà perché impegnato in ben altra cose; nel 1973 fonda la Commissione Trilaterale (Trilateral CommissionTC), un’idea di Zbigniew Brzezinski elaborata nel 1970 perché, usando le sue parole, “la sovranità nazionale non è più una soluzione percorribile“. Il progetto della Trilaterale sarà discusso ed approvato nel meeting Bilderberg del 1972; il finanziamento iniziale proverrà dalle Fondazioni Rockefeller, Kettering e Ford.

La Trilaterale seguirà il copione del CFR (USA) e del gruppo Bilderberg (USA ed Europa), ma su scala più grande, includendo anche il Giappone. Il senatore repubblicano Barry Goldwater, amico di JFK, così commenterà la Trilaterale:

La nuova Cabala internazionale di David Rockefeller, è intesa a veicolare il consolidamento multinazionale degli interessi commerciali e bancari avvalendosi del controllo del governo degli Stati Uniti d’America.

Barry Goldwater,

Della Trilaterale faranno parte banchieri e imprenditori internazionali e magnati dei mass media di Europa, USA (buona parte dei quali membri del CFR) e Giappone. In realtà Giappone per David Rockefeller significa Asia. Sarà quindi necessario iniziare la “distensione” e allacciare buoni rapporti con la Cina, e così sarà. Nixon inizierà il ritiro delle truppe dal Vietnam nel 1973, che garantirà a lui la rielezione e a Henry Kissinger in Nobel per la Pace, e normalizza le relazioni con la Cina Maoista. L’URSS ha gli anni contati.

Con Nixon, nel 1969, la NASA “metterà” piede sulla Luna, nel programma spaziale lanciato da JFK, per poi dimenticarsi come si fa. Non si dimenticherà, ovviamente, come si fa a mettere in orbita i satelliti militari.

Nixon dovrà dimettersi nel 1974 per via dell’impeachment per aver ostacolato le indagini sull’incursione (illegale e maldestra) della FBI nel centro Watergate che ospitava la direzione del Partito Democratico; a tutt’oggi è ancora incomprensibile cosa la FBI cercasse, quindi evito speculazioni. Quello che è certo è che la FBI fece del tutto per essere colta sul fatto e verosimilmente Richard Nixon doveva essere rimosso per fare spazio ad alcuni personaggi che saranno tristemente noti negli anni ’90. Gli succederà il vice presidente Gerald Ford.

Gerald Ford

Gerald Ford rimarrà in carica fino al 1977, con lo staff presidenziale di Nixon, ma con alcune significative novità. Dal 1976 fino a fine mandato il Direttore della CIA sarà George H.W. Bush, il vice presidente sarà Nelson Rockefeller, il Segretario alla Difesa sarà Donald Rumsfeld e Dick Cheney (Skull and Bones) sarà prima Assistente alla Presidenza e poi Capo dello Staff Presidenziale. Compaiono quindi sulla scena presidenziale tre personaggi che reciteranno un ruolo drammatico e determinante dopo la caduta del Muro di Berlino; George H.W. Bush, Donald Rumsfeld e Dick Cheney.

Prima di lasciare, Ford concederà il Perdono Presidenziale a Richard Nixon. Il teatro ha le sue regole.

Jimmy Carter

Sarà quindi il turno di Jimmy Carter, “Presidente” dal 1978 al 1981. Lui stesso membro della Trilaterale, nel suo staff avrà oltre 70 membri del CFR e oltre 20 membri della Commissione Trilaterale; tra di essi Richard Cooper, Richard Gardner, Henry Owen, Edwin Reischauer, Averell Harriman, Anthony Lake, Robert Bowie, Milton Katz, Abram Chayes, George Ball e Cyrus Vance. Il Consigliere alla Sicurezza Nazionale sarà il nuovo gioiello dei Rockefeller, Zbigniew Brzezinski; d’altronde la campagna elettorale di Carter era stata finanziata da David Rockefeller. Carter continuerà la “distensione” con il “nemico” sovietico e intensificherà le relazioni commerciali con la Cina riconoscendola ufficialmente e scaricando parzialmente Taiwan, allora riconosciuta come Free Cina (Cina Libera).

Il primo mandato di Carter fu un successo e questo era un problema perché la Cabala aveva già scelto il suo successore, George H.W. Bush. E’ così che David Rockefeller ed Henry Kissinger organizzarono uno scherzetto al Presidente, portando negli USA lo Scià di Persia, deposto dalla rivoluzione Komeinista, per curarlo. Innescavano così una tensione diplomatica con l’Iran che porterà al sequestro del personale dell’ambasciata USA a Teheran. Arrivati in prossimità del fine mandato, nell’ottobre del 1980, David Rockefeller e George H.W. Bush organizzavano la Sorpresa d’Ottobre (October Surprise); promettevano al regime Komeinista un’ingente, ed illegale, fornitura di armi in cambio della promessa di non liberare gli ostaggi prima della fine delle elezioni. Così sarà ed il consenso verso Carter precipiterà.

La campagna elettorale di George H.W. Bush sarà pesantemente finanziata da David Rockefeller, Edwin Rockefeller, Helen Rockefeller, Laurence Rockefeller, Mary Rockefeller e Godfrey A. Rockefeller (amico di George H.W. Bush e membro di Skull and Bones al pari di George H.W. Bush). Nonostante lo sforzo profuso, George H.W. Bush non risulterà molto popolare, anche perché il suo nome aveva cominciato a circolare in relazione al caso JFK, e le preferenze repubblicane andranno al popolarissimo Ronald Reagan. Un problema che la Cabala si appresta a risolvere “a la Kennedy“.

Ronald Reaga

A Carter succederà Ronald Reagan che farà due mandati pieni, dal 1981 al 1989, ma per pura fortuna. Due mesi dopo l’elezione, il 30 Marzo 1981, subisce un attentato. Reagan viene ferito, come pure un agente della scorta e il suo portavoce, James Brandy, che finirà sulla sedia a rotelle. L’attentatore era un certo John Hinckley Junior, una persona mentalmente disturbata; la motivazione ufficiale dell’attentato era “cercare di fare impressione sull’attrice Jodie Foster”. No, non è uno scherzo. Sarà ritenuto innocente in quanto incapace di intendere e volere e finirà in un manicomio criminale. Per pura coincidenza la famiglia di John Hinckley Junior era in affari con la famiglia di George H.W. Bush, e uno dei figli di George H.W. Bush era amico del fratello di John Hinckley Junior. E per pura coincidenza, in caso di morte, a Reagan sarebbe succeduto il suo vicepresidente, che per puro caso era George H.W. Bush. John Hinckley Junior era verosimilmente un pupazzo vittima del programma MK-ULTRA di cui parleremo dopo.

Ronald Reagan capisce il messaggio, chiaro e forte. Accanto a lui e al vicepresidente, George H.W. Bush, vi saranno nel “suo” staff oltre 80 persone membri del CFR o della Trilaterale o di entrambe. Come Segretario di Stato avrà prima Alexander Haig (CFR), che poi andrà a ricoprire il ruolo di Comandante Supremo della NATO, e quindi George Pratt Shultz (CFR); a capo della FED avrà Alan Greenspan (CFR e Trilaterale).

Reagan proseguirà il percorso di distensione, definito dalla Trilaterale ed iniziato con Nixon, che porterà ai negoziati con Michail Gorbaciov per lo smantellamento dell’URSS. Nel 1989 avviene la demolizione programmata del Muro di Berlino, simbolo della Cortina di Ferro e della Farsa Fredda.

La Farsa Fredda

Che il candidato presidenziale della Cabala vinca o perda, poco conta; l’intero Apparato è in mano al CFR e alla Trilaterale, quello che molti chiamano lo Stato Profondo (Deep State).

Mentre lo spettro dell’Armagaddeon, della mutua distruzione nucleare, tanto terribile quanto inverosimile, veniva rinnovato continuamente dall’immaginario televisivo del fungo atomico, dalla retorica del Nemico Rosso, e dalla dialettica del Mondo Libero contro il Comunismo, gli affari della Cabala procedevano senza interruzione e il progetto di un Impero Globale continuava indisturbato.

Per definire l’anomala situazione di due superpotenze che dichiaravano il reciproco odio e minacciavano la reciproca distruzione, mentre al contempo estendevano i rispettivi interessi senza mai toccarsi, venne coniata l’espressione “Guerra Fredda“, ossimoro della neolingua. Un’espressione senza senso per spiegare una situazione insensata. Non c’è mai stata nessuna Guerra Fredda, semmai una Farsa Fredda, ed una sola vera guerra calda, quella contro la mente.

Ma allora l’Afganistan? E il Vietnam?

Quando l’URSS entrava nel 1979 in Afghanistan gli statunitensi non c’erano, c’erano i mujaheddin; armi per i ribelli e oppio per la CIA. E quando gli statunitensi mettevano piede in Vietnam nel 1964, non c’erano i sovietici, ma i vietcong. I due nemici giurati si odiavano ma non si toccavano; ma le guerre per delega rinnovavano lo spettro dell’Armageddon.

Gli USA odiavano così tanto l’URSS finanziatrice dei vietcong che durante la guerra del Vietnam gli riducevano il debito di guerra (Seconda Guerra Mondiale) da 11 miliardi a meno di 1 miliardo. I nemici si fanno sconti. Distensione? Direi gioco della parti. Nello stesso anno (1964) in cui le prime truppe statunitensi iniziavano le operazioni militari in Vietnam, David Rockefeller volava a Mosca in qualità di Presidente della Chase Manhattan Bank e ritornava con un’ambasciata da parte di Krusciov per Johnson: “intensificare il commercio ed estendere i prestiti a lungo termine“. E così sarà. Perfino il Times si interrogherà se non si trattasse di tradimento.

E allora Cuba e Fidel Castro?

Effettivamente la CIA aveva un programma di assassinio di Fidel Castro, approvato dallo stesso JFK; 8 tentativi, tutti stranamente falliti, sebbene i leaders di altri Paesi in Africa, Sud Est Asia, Centro America, cadessero come mosche. Ma ammettendo che la CIA veramente avesse voluto eliminare Castro, di certo non voleva invadere Cuba. L'”invasione” della Baia dei Porci (nome in codice Operazione Zapata) non aveva possibilità di riuscita e fu intenzionalmente sabotata dall’interno. Semmai uno scopo l’avesse avuto, era quello di mettere in difficoltà JFK.

La realtà è che Cuba oltre ad essere il nemico alle porte, era un’attività off-shore della CIA, e tale doveva rimanere senza presidio istituzionale. La base di Guantanámo era ed è a Cuba. Cuba giocò, fino alla fine degli anni ’80, un ruolo cruciale nell’ambito delle operazioni GLADIO e CONDOR; traffico di armi e droga in territorio extragiudiziale e lontano da occhi indiscreti. Cose simili accadevano dall’altro capo del Mondo, in Afghanistan e Indocina.

USA e URSS erano alleati nella Seconda Guerra Mondiale ed avevano condiviso i propri intenti nei conseguenti accordi di Jalta. Non dovrebbe stupire se nel 1956 la rivolta polacca fu soppressa dai carri armati sovietici senza che gli USA muovessero un dito, sebbene negli accordi di Jalta l’occupazione sovietica della Polonia dovesse essere solo temporanea. Discorso simile per l’Ungheria.

E non dovrebbe sorprendere se Averell Harriman, Segretario di Stato sotto JFK, ospitasse nelle feste di compleanno e durante le vacanze l’ambasciatore sovietico negli USA, Anatoly Dobrynin.

USA e URSS durante la Farsa Fredda, agirono sul teatro mondiale come “tesi” ed “antitesi” in una dialettica in cui l’ONU dei Rockefeller, in particolare il Consiglio di Sicurezza, doveva recitare il ruolo di arbitro pacificatore. In tal senso il primo banco di prova fu la Korea, prima protettorato Giapponese e poi divisa in due (come la Germania) dopo la Seconda Guerra Mondiale; il Sud area d’influenza statunitense, il Nord area d’influenza sovietica. Quando la Corea del Nord dichiarò, nel 1950, guerra alla Corea del Sud, nel tentativo di riunificazione, gli USA intervennero su mandato e risoluzione dell’ONU. E l’URSS, il “nemico” giurato degli USA, stranamente non oppose il suo veto nel Consiglio di Sicurezza.

Quando il Muro di Berlino, il simbolo della Cortina di Ferro, cadde, la prima picconata la diede proprio Gorbaciov. Il Patto di Varsavia si scioglieva e con esso l’Armata Rossa, tanto temibile il giorno prima quanto inconsistente il giorno dopo. Fu il via libera all’espansione della NATO, perché Gorbaciov si “dimenticava” di ratificare in un trattato, magari con il sigillo dell’ONU, la “promessa” che “la NATO non si sarebbe estesa di un centimetro“. Tra gentiluomini, specie se amici, basta una stretta di mano.

La Farsa Fredda non fu altro che una pluriennale e gigantesca Strategia della Tensione, con metodi e fini simili alla strategia della tensione applicata a livello locale nei vari Paesi, in primis in Italia, per coprire il progetto globalista in corso.

Il progetto globale

Mentre i cittadini del Mondo si richiudevano nei bunkers mentali per difendersi dallo spettro dell’Armageddon, la Cabala procedeva nella realizzazione del progetto globale le cui basi erano state poste nell’immediato dopoguerra; l’integrazione Europea e la sua soggiogazione all’alleanza atlantica, la distruzione delle nazionalità residue nel Mondo e la colonizzazione economica e militare.

Il progetto d’integrazione europea parte dal Piano Marshall. Nel 1951 verrà creato il Mercato Comune del Carbone e dell’Acciaio (CECA) a cui si affiancherà (1958) la Comunità Economica Europea (CEE) che poi porterà negli anni ’80 agli accordi di libero scambio di Schengen. Accanto ad essi sorge il Parlamento Europeo, un organo privo di iniziativa legislativa, i cui membri, fino al 1979, saranno designati dai governi dei Paesi membri della CEE; dopo il 1979 i parlamentari europei saranno eleggibili direttamente. Il potere legislativo come pure quello esecutivo è nelle mani della Commissione Europea (1958). Il Presidente della Commissione, designato dal Consiglio Europeo, sceglie gli altri membri della commissione. E’ in corso, all’ombra dello spettro del fungo atomico, l’esautorazione del potere legislativo ed esecutivo delle nazioni europee. La regia occulta del progetto sono il CFR e il gruppo Bilderberg.

Il mostro autocratico europeo viene eretto senza che i cittadini europei ne sappiano nulla o quasi. L’unico leader ad intuire la deriva sarà il presidente francese Charles de Gaulle, che sarà il più grande ostacolo agli Stati Uniti d’Europa.

Accanto alla fondazione dell’UE (Stati Uniti d’Europa), la NATO (la cui sede politica è a Bruxelles al pari dell’UE) nata nel 1949 con 12 stati membri. Successivamente si uniranno nel 1952 alla NATO la Turchia e la Grecia, e quindi nel 1955 la Germania Ovest. Ciò porterà alla creazione del Patto di Varsavia. Più tardi (anni ’80) si unirà alla NATO anche la Spagna. Anche in questo caso sarà Charles de Gaulle ad opporsi allo strapotere USA e nel 1966 porterà la Francia fuori dalla struttura di comando militare della NATO permanendovi solo a livello politico (la Francia tornerà integralmente nella NATO solo nel 2009, con Nicolas Sarkozy). Charles de Gaulle diverrà uno degli obiettivi primari dell’anonima assassini della Cabala.

Espansione NATO

Al contempo, mentre l’unificazione politica, economica e militare dell’Europa prende luogo, la Cabala procede incessante nel far saltare le sovranità delle nazioni in Sud America, Africa e Sud-Est Asiatico, portandole sotto la schiavitù monetaria dell’IMF e sotto il presidio di basi NATO ovviamente “per combattere l’avanzata del comunismo“. Nel progetto globale della Cabala la NATO dovrà diventare il braccio militare dell’organo politico rappresentato dall’ONU dei Rockefeller.

Ma il gigantesco comparto militare sviluppatosi con il pretesto della Guerra Fredda non significa solo basi NATO, ma anche l’ARPA (che diverrà DARPA), un complesso di centri di ricerca le cui tecnologie avranno tutte il “doppio utilizzo“, civile e militare.

Il realizzarsi di questo progetto, invisibile ai cittadini sotto incantesimo atomico, incontrò rarissimi ostacoli. Laddove questi si manifestarono, furono rimossi in un modo o in un altro.

La CIA: sovversione globale ed anonima assassini

Il piano di sovversione globale ha come braccio operativo la CIA, i cui direttori proverranno prevalentemente dal CFR. Tra di essi Allen Dulles, direttore dalla CIA dal 1953 al 1963, fu quello che diede l’impulso più determinante alle attività dell’ “agenzia“.

Se qualcosa di buono uscì dall’assassinio di JFK, fu l’apertura di qualche cassetto. Qualche anno dopo l’assassinio di J.F. Kennedy e lo scandaloso “verdetto” della Commissione Warren, che aveva impiegato lo stesso Allen Dulles licenziato da JFK, crebbero i sospetti che la CIA non avesse proprio le mani pulite. La CIA andò in damage control mode (controllo del danno), mettendo in atto tutti i meccanismi di propaganda, e coniando il termine conspiracy theorist (complottista) per stigmatizzare chiunque si muovesse verso la verità. E all’omicidio sospetto di JFK si era aggiunto quello di Martin Luther King e quello di Robert Kennedy.

Così nel 1974 venne istituita una Commissione Parlamentare per indagare sulle attività illegali della CIA; per assicurare che rimanesse nel cassetto quello che deve rimanere, a capo di tale Commissione fu posto Nelson Rockefeller; verrà ricordata come Commissione Rockefeller.

In parallelo (1974) un ex agente della CIA, Victor Marchetti, pubblicava un libro (pesantemente censurato), The CIA and the Cult of Intelligence, che apriva una finestra sulla vera natura della CIA, un’organizzazione fuori dal controllo istituzionale. Due anni dopo, un altro agente della CIA, un vertice (Capo delle Operazioni in Angola), John Stockwell, usciva allo scoperto, in numerose interviste e in un libro, In Search of Enemies, spiegando che la CIA non aveva nulla a che fare con l’intelligence.

Sotto da sinistra a destra: Victor Marchetti e John Stockwell.

I dubbi sulla CIA nell’opinione pubblica crebbero e il Parlamento e la Presidenza furono costretti ad aprire altre commissioni, ovviamente per dare qualcosa in pasto al pubblico e oscurare i segreti inconfessabili. Nascevano così la Commissione Pike i cui atti saranno tutti secretati, ma qualche indiscrezione trapelerà, e la Commissione Church (Church Committee) con risultati pubblici (ma redatti). Ad esse seguiranno nel 1976 la Commissione sugli Assassini (HSCA – House Select Committee on Assassination) con lo scopo di indagare sugli assassini di JFK e M.L. King, e nel 1977 la Commissione del Senato sui Servizi Segreti (Senate Select Committee on Intelligence).

Notare che tutte queste commissioni vennero “aperte” dopo che Nixon fu fatto saltare, incastrandolo con il caso Watergate, e al comando, assieme al Presidente Ford, c’era Nelson Rockefeller come Vice Presidente e soprattutto George H.W. Bush a capo della CIA (accompagnato ovviamente da Cheney e Rumsfeld). Coincidenza curiosa, non credete?

Quel poco che filtrò da tali commissioni è comunque interessante e rivelatore della natura della CIA. Verranno alla luce dettagli su molte operazioni “illegali” quali MK-ULTRA, MOCKINGBIRD, SHAMROCK, NORTHWOODS e COINTELPRO ed una serie di attività definite FAMILY JEWELS (Gioielli di Famiglia). Le operazioni GLADIO e CONDOR verranno alla luce solo negli anni ’90, perché in quel momento erano nel vivo dell’azione. Ciascuna di queste operazioni merita un articolo a parte, ma è opportuno dare in questa trattazione qualche elemento sulla loro natura.

PROGETTO SHAMROCK

Il progetto partito nel 1945, comportò l’intercettazione, da parte della NSA (National Security Agency), di tutti i telegrammi entranti o uscenti dagli USA. SHAMROCK era il nome in codice di ECHELON, il sistema di intercettazioni globali che andò ben oltre i telegrammi. SHAMROCK era l’antesignano del programma PRISM esposto decenni dopo dall’agente della NSA, Edward Snowden.

PROGETTO COINTELPRO

Il progetto attivo tra il 1956 e il 1971, e gestito dalla FBI, implicava la sorveglianza, infiltrazione e screditamento di movimenti politici non graditi. L’operazione contemplava l’incriminazione con prove false, l’intimidazione e anche l’assassinio. Il capo di tale operazione fu William Sullivan che, un anno dopo le rivelazioni, venne ucciso durante una battuta di caccia perché “scambiato per una renna“. Tipico.

OPERAZIONE MOCKINGBIRD

Lanciata nel 1963, e mai estinta, prevedeva l’arruolamento di giornalisti all’interno dei Mass Media. Nata “ufficialmente” per combattere il pericolo comunista, diventerà la macchina da propaganda della CIA intenta a screditare i teorici della cospirazione. Una sua versione attuale è Integrity Initiative dello MI6 Britannico, che ha arruolato giornalisti (anche Italiani) per combattere i teorici della cospirazione COVID e la propaganda russa.

PROGETTO MK-ULTRA

Nato dalla mente di Allen Dulles era diretto tra 1953 e il 1964 da Sidney Gotlieb e coinvolgeva decine di istituti di ricerca medica ed ospedali. Fu attivo tra il 1953 e il 1973, ma secondo Victor Marchetti non fu mai abbandonato. Tale progetto studiava metodi per il controllo mentale attraverso tecniche di manipolazione psicologica e l’uso di droghe (prevalentemente LSD) su cavie umane inconsapevoli. Una di queste cavie fu il dottor Frank Olson; imbottito di LSD, si “suicidò” lanciandosi dalla finestra di un albergo. Il progetto prevedeva anche la tortura di prigionieri in campi di detenzione extragiudiziali (off-shore). Da tale progetto prenderanno vita anche altri sotto-progetti che prevedranno anche la diffusione di agenti biologici attraverso i flussi migratori di uccelli. Finalità simili verranno perseguite nel progetto ARTICHOKE.

OPERAZIONE NORTHWOODS

L’operazione, non approvata da JFK, contemplava il dirottamento di un aereo da far precipitare su obiettivi civili statunitensi per poi incolpare Fidel Castro. L’idea tornerà utile 40 anni dopo.

FAMILY JEWELS

Le attività raggruppate in Family Jewels prevedevano il monitoraggio ed eventualmente assassinio di persone scomode, anche di livello istituzionale. Tra queste, oltre ovviamente a Fidel Castro, figurava lo stesso Victor Marchetti, l’ex agente della CIA autore del libro citato in precedenza. Una delle possibilità contemplate per gli assassini era l’utilizzo di cellule tumorali. Come rivelerà lo stesso Victor Marchetti in un’intervista, era previsto un piano per assassinare Charles de Gaulle attraverso un anello avvelenato indossato da un falso sostenitore di De Gaulle; l’anello avrebbe punto De Gaulle nell’atto di stringere la mano al sostenitore.

E in effetti Charles de Gaulle, l’ostacolo maggiore incontrato dal processo d’integrazione europea e dalla NATO, subì diversi tentativi di assassinio, e nel 1962 l’Organizzazione Armata Segreta, finanziata dalla Permindex (legata al Gruppo dei 1001), andò molto vicino ad eliminarlo.

Charles de Gaulle

Il sospetto che l’interessamento fatale della CIA abbia riguardato anche altre figure istituzionali, anche italiane, è più che legittimo. Tra questi quasi certamente il Primo Ministro svedese Olof Palme assassinato nel 1986, assassino di cui apparentemente Lico Gelli sembrava essere informato in anticipo (“un albero svedese sta per cadere“); Olof Palme, oltre ad avere una storia di dissidi con l’amministrazione USA, si era intromesso nel conflitto tra Sandinisti e Contras in Nicaragua ed era mediatore ufficiale per conto dell’ONU del conflitto Iran-Iraq; senza volerlo, forse, si era infilato nell’Irangate in cui gli USA stavano girando illegalmente parte delle armi promesse all’Iran (nell’October Surprise) verso i Contras nicaraguensi. Destino simile, verosimilmente, toccò nel 1989 ad Alfred Herrhausen, direttore della Deutsche Bank.

STRUTTURA GLADIO ed OPERAZIONE CONDOR

Rivelata solo negli anni ’90, la struttura GLADIO era un’organizzazione clandestina militare nata per garantire la stabilità politica che assicurasse il percorso di assimilazione delle realtà Europee nell’alveo del Patto Atlantico. Il suo scopo non era quello di intervenire in caso di invasione sovietica, ma di intervenire in caso di eventuale svolta politica che disallineasse il Paese in questione dalla linea Atlantica. Il centro operativo era in Italia ed agiva con la complicità della Mafia per il traffico di droga ed armi ed assassini, del Vaticano (IOR e Marcinkus) e banche create ad hoc (Sindona/Calvi) per il riciclaggio del denaro, e della P2 (Gelli) per la compromissione istituzionale. A GLADIO si devono tutte le stragi della strategia della tensione tra gli anni ’60 e ’90 e molti omicidi eccellenti. Maggiori dettagli li trovate in questi due articoli: Il terrorismo è solo di Stato e Il papato della CIA. GLADIO, ed in particolare la P2 con Licio Gelli e Stefano delle Chiaie, ebbero un ruolo fondamentale nel supportare l’OPERAZIONE CONDOR di Henry Kissinger in corso in Centro e Sud America; operazione che porterà al potere Augusto Pinochet in Cile e  Jorge Rafael Videla in Argentina.

La “fantasia” della CIA non aveva limiti ed aveva anche contemplato l’OPERAZIONE DIRT TRICK, in cui si prevedeva di far precipitare l’astronave Mercury con a bordo l’astronauta John Glenn, per poi dare la colpa alle interferenze elettroniche da parte di Cuba.

Per le attività di assassinio politico in Centro e Sud America, la CIA aveva allestito una vera e propria organizzazione di assassini chiamata OPERATION 40, in cui si ritiene operasse George H.W. Bush. Dall’altro lato dell’oceano, l’abbraccio letale della CIA avveniva soprattutto attraverso la Mafia italo-americana e anche per pezzo dell’Organizzazione Armata Segreta (OAS) pilotata dal Gruppo dei 1001 e finanziata via il WWF. L’anello di congiunzione tra i due rami dell’Anonima Assassini era Clay Shaw (nel CdA della Permindex) che finirà anche nel fascicolo del procuratore Jim Garrison nella sua indagine su JFK. Ma questo tema merita un articolo a parte.

Le “rivelazioni” di tali commissioni testimoniarono non solo che la CIA era un’ Anonima Assassini, impiegata nella sovversione anche di Paesi “amici” degli USA, ma anche pesantemente nella manipolazione dell’informazione e nel condizionamento mentale. E soprattutto emergeva la natura megalomane delle iniziative della CIA per eliminare i propri nemici. Il punto è “chi sono i veri nemici della CIA?”

La Madre Terra e il nemico umano

Abbiamo visto (nel precedente articolo) come i Rockefeller dopo aver creato l’ONU, vi hanno insediato il loro avamposto eugenetico, il Population Division diretto da Frederick Osborn, Presidente della Società Americana di Eugenetica. Accanto ad esso l’UNESCO diretta da Julian Huxley, Presidente della Società Britannica di Eugenetica. Da quel momento il Terzo Mondo, in particolare l’Africa, sarà un campo di sperimentazione, con milioni di cavie umane costrette a sperimentare la medicina preventiva dei Rockefeller.

Ma l’eugenetica non passa solo per i farmaci, ma anche attraverso la plasmazione della cultura. Così gli anni ’60 e 70′ vedranno il rilancio del femminismo; non solo emancipazione femminile ma soprattutto aborto, divenuto diritto umano. In tale contesto gli aborti divengono negli USA un affare lucroso per Planned Parenthood (fondato da Margaret Sanger), che sarà diretto anche da William Henry Gates Secondo, padre di Bill Gates.

Con la crescita demografica e dei consumi, l’eugenetica diverrà negli anni ’70 una priorità di sicurezza nazionale per gli USA. E’ così che nel 1974 l’amministrazione USA, per mano di Henry Kissinger, elabora il rapporto NSSM200, detto anche Rapporto Kissinger; documento segreto, ovviamente, che diverrà di pubblico dominio solo nel 1989. Il piano stabiliva come priorità strategica il contenimento della crescita della popolazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in 13 Paesi tra cui India e Brasile, ed indicava 4 direttrici fondamentali per raggiungere l’obiettivo: anticoncezionali, aborto, emancipazione femminile e “rimedi” non precisati frutto della “promettente” ricerca medica. Il mistero sui “rimedi” sarà svelato nel prossimo articolo.

Henry Kissinger

Ma gli anni ’70 in particolare saranno gli anni in cui la Cabala, i Rockefeller in primis, scopriranno l’ambientalismo. Così David Rockefeller, assieme ad Augusto Peccei e Alexander King, nel 1968 fondano a Roma il Club of Rome (che poi trasferirà la sua sede a Ginevra, in Svizzera). L’ennesimo club dell’élite, ovviamente filantropico. Da tale “club” nel 1970 uscirà il famigerato studio “The Limits to Growth” che lancia l’allarme sull’imminente esaurimento delle risorse energetiche legate ai crescenti consumi e alla crescita demografica.

Sotto, da sinistra a destra, il logo del Club di Roma, David Rockefeller, Augusto Peccei

In parallelo, per pura coincidenza, nel 1970 l’ONU dei Rockefeller crea l’organizzazione UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) che sarà presidiato dal 1970 al 1978 da Maurice Strong, un petroliere creato letteralmente dal nulla dai Rockefeller. Lasciato l’incarico all’UNEP, Maurice Strong tornerà nel business del petrolio a dirigere Petro-Canada la compagnia di bandiera del Canada governato da Pierre Trudeau, padre dell’attuale primo ministro Justin Trudeau. Maurice Strong sarà uno dei principali contributori alla creazione del WEF (World Economic Forum) fondato nel 1971 da Klaus Schwab e sarà, come vedremo nel prossimo articolo, uno dei principali artefici dell’Agenda 21 e dell’Agenda 2030.

Maurice Strong

Nasce l’ambientalismo, creazione dei petrolieri, gli stessi che devono le proprie fortune al saccheggio indiscriminato delle risorse energetiche, e che ora vedono attaccato il loro Mondo da un orda di nemici le cui fila si ingrossano di generazione in generazione.

Petrolio ed esseri umani sono la stessa cosa, risorse naturali la cui disponibilità deve essere gestita. Ma questo sarà più chiaro nel successivo articolo.

Il cancro, la Polio e il vaccino miracoloso

Nell’immediato dopoguerra (Seconda Guerra Mondiale) gli USA sono all’avanguardia nella ricerca sul cancro. Una ricerca, ovviamente, a doppio uso; cercare un rimedio per la malattia ma anche utilizzare il cancro per eliminare i nemici. Una filosofia che sarà consolidata nelle istituzioni di ricerca medica statunitense e che porterà a commistioni sempre più intricate tra l’apparato medico e quello militare, dando luogo a quella che oggi viene definita “dual use research” (ricerca a duplice utilizzo). Una delle celebrità oncologiche dell’epoca era un certo Alton Ochsner, che alternava la sua attività filantropica a quella di collaboratore della CIA per trovare “rimedi” per i nemici degli USA, in primis Fidel Castro.

Negli anni ’50 però il problema medico alla ribalta diverrà improvvisamente un altro, la Poliomielite o più brevemente, Polio. La Polio, un virus a RNA che si trasmette quasi esclusivamente per via oro-fecale (tipicamente preparazione di cibo con mani non pulite correttamente dopo defecazione) e apparentemente noto da meta ‘800, diverrà epidemico un secolo dopo nonostante condizioni igieniche significativamente superiori. Negli USA, alla fine degli anni ’50, quando la Polio avrà il suo picco, circa 33 mila statunitensi l’anno subiranno gravi danni neurologici, in alcuni casi letali.

L’emergenza porta alla ricerca di un vaccino, e Jonas Salk propone l’idea di un vaccino basato sul virus Polio morto; i test clinici realizzati tra il 1953 e il 1954 hanno successo e si decide di avviare velocemente la campagna di vaccinazione di massa; uno dei produttori del vaccino Salk sarà la Eli Lilly, presente anche in Italia.

Poco prima che la vaccinazione di massa inizi, una scrupolosa dottoressa dello NIH (National Institute of Health, Istituto Nazionale della Salute), la ricercatrice Bernice Eddy, effettua dei test di sicurezza, iniettando il vaccino Salk in alcune scimmie di laboratorio; le scimmie rimasero paralizzate. Il virus presente nel vaccino non era morto. Eddy inviò i risultati ai vertici dello NIH e, ovviamente, i medici che si erano spesi già la reputazione sul vaccino, decisero di ignorare l’allarme della Eddy. Tra questi lo stesso Ochsner.

Il programma di vaccinazione di massa procedette come se nulla fosse e in pochi giorni migliaia di bambini rimasero danneggiati, ed alcuni morirono; tra essi anche due nipoti di Ochsner, con una nipote danneggiata e un nipote ucciso dalla Polio causata dal vaccino Salk. Ne scaturirono gigantesche cause di risarcimento che portarono a far cadere la testa a Oveta Hobby, Segretario della Salute, e William Sebrell, direttore dello NIH.

Senza dare troppa pubblicità alla cosa, lo NIH passò al vaccino basato su virus attenuato ideato da Albert Sabin. Per Bernice Eddy il ringraziamento fu la rimozione dall’incarico.

Nello NIH c’era anche una collega di Bernice Eddy, la ricercatrice Sarah Stewart, una pioniera nello studio della relazione tra alcune forme di cancro e i retrovirus. Nel 1957, Eddy e Stewart provarono sperimentalmente che un virus (allora chiamato Polyoma virus) poteva indurre tumori in piccoli mammiferi. Nasceva la branca della virologia oncologica che sarà cavalcata, un paio di decenni dopo, da Robert Gallo e Anthony Fauci.

Sotto, da sinistra a destra, Bernice Eddy e Sarah Stewart.

Il Polyoma virus individuato da Eddy e Stewart fu successivamente classificato come Simian 40 o più brevemente come SV40, un retrovirus presente in forma innocua in alcuni primati (scimmie Simian) ma che può essere cancerogeno per l’uomo.

Bernice Eddy sapeva che il vaccino anti Polio era stato coltivato nei reni di scimmie e così, dal 1959, cominciò ad elaborare l’ipotesi che tale vaccino potesse essere contaminato con loSV40. Nel 1960 Bernice Eddy annunciò in una riunione della Società Oncologica di aver esaminato i reni di scimmie in cui il vaccino anti Polio era stato coltivato e di avervi trovato il virus delle scimmie SV40. Lo NIH non la prese bene, licenziò la Eddy e le fece imporre un gag order, un intimazione a non fare ulteriori dichiarazioni o partecipare ad eventi di ricerca medica onde non finire in carcere.

Ma i problemi per lo NIH non erano finiti. Risultati simili a quelli ottenuti da Bernice Eddy furono ottenuti da un altro ricercatore di Filadelfia, Maurice Hilleman. Maurice Hilleman dimostrò che lo SV40, innocuo nelle scimmie Simian e anche nei macachi (Rhesus), provocava invece il cancro nelle scimmie verdi. Lo SV40 era innocuo in alcuni primati ma poteva essere cancerogeno in altri primati.

E’ così che lo NIH nel 1961 sarà costretto ad ammettere l’evidenza e ad affermare che “i futuri vaccini anti Polio saranno privi di SV40“. Il New York Times il 26 Luglio 1961 riporterà che “due fornitori ritireranno i loro vaccini anti Polio fino a quando non saranno in grado di eliminare il virus delle scimmie” senza, ovviamente, menzionare il rischio cancerogeno; l’articolo era a pagina 33. Qualche mese dopo sempre il New York Times menzionerà il rischio cancerogeno del vaccino anti Polio, in un articolo a pagina 27.

Albert Sabin, l’uomo che ha salvato l’umanità dal pericolo Polio, così commenterà:

Penso che rilasciare prematuramente certe informazioni, non sia un vantaggio per il pubblico. Si crea troppa paura non necessaria.

“Oh, ai tuoi figli è stato iniettato il cancro, eccetera”

Questo non va bene.

Albert Sabin

Sta di fatto che il tasso di tumore non collegato al fumo, sarà destinato a decollare nei successivi decenni. Tutto legato al vaccino? Verosimilmente no, considerando l’uso di pesticidi e diserbanti in voga in quei tempi, quali il DDT e la Diossina della Monsanto. Ma milioni di ragazzi negli anni ’60 (e forse oltre) furono vaccinati con un vaccino anti Polio cancerogeno e dubito che questo sia un fatto noto.

La storia, non raccontata, del vaccino anti Polio è significativa ed attuale sotto molti punti di vista. En passant abbiamo incontrato le fatidiche scimmie verdi, che torneranno d’attualità con l’HIV di Gallo e Fauci, nel prossimo articolo.

Ci fermiamo qui.


Ero indeciso se inserire o no la parentesi Polio nell’articolo, che parzialmente porta fuori tema, ma poi ho deciso che, oltre ad essere educativa per l’attualità che viviamo (e forse ne allargherò la trattazione in un articolo dedicato), fosse anche indicativa della commistione tra interessi di diversa natura e di come la medicina preventiva svolga una funzione che poco ha a che fare con la salute. La cosa sarà più chiara nel prossimo articolo che ci porterà ai nostri giorni.

Come al solito, vi raccomando di salvarvi l’articolo in pdf e di condividerlo.

Un caro saluto.

Una risposta a "La Cabala Statunitense – Parte Terza: “La Guerra Fredda”"

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