Prefazione
Il presente articolo è il secondo della serie che tratta la “Cabala Statunitense“. La lettura della Parte Prima è prerequisito per la lettura di questo articolo.
Introduzione
Come abbiamo visto, l’economia e la politica statunitense d’inizio ‘900 sono stati dominati da poche famiglie, alcune conosciute, quali quella dei Morgan e dei Rockefeller, ed altre meno conosciute, quali quelle dei Vanderbilt, Harriman, Dupont. Queste dinastie costituivano un’aristocrazia con un imperatore indiscusso, John Davison Rockefeller (JDR); tale aristocrazia è quella che chiamiamo Cabala. Abbiamo anche visto emergere qualche nuova dinastia, quale quella dei Bush, storicamente ed economicamente collegata agli Harriman e ai Rockefeller. Tali dinastie hanno plasmato la politica istituzionale degli USA, condizionato l’entrata degli USA nella Prima Guerra Mondiale (giustificata con una false flag) con lo scopo di porre le basi dell’internazionalismo (Lega delle Nazioni) e creato un sistema monetario usuraio, sul modello della Banca d’Inghilterra dei Rothschild, grazie alle “crisi” finanziarie del 1907 e 1929. Il livello d’intervento istituzionale della Cabala si fa poi più incisivo con la creazione del Council on Foreign Relations (CFR).
Ma non solo questo. La “modernità” del pensiero della Cabala statunitense si era manifestata nell’aver elaborato una visione della società in cui gli esseri umani sono delle risorse. In tale prospettiva si inserisce l‘Educazione, la Medicina e l’Eugenetica dei Rockefeller; prendere possesso del corpo e della mente delle persone.
Arrivati agli anni ’30 il nascente Impero Americano ha allungato le proprie mani sulla Germania e intrapreso collaborazioni industriali (Tyssen, I.G. Farben), “scientifiche” (eugenetica) e finanziarie con il nascente Nazionalsocialismo. Partiamo da qui.
Il Nazionalsocialismo … anglosassone
Siamo negli anni ’30 e il fascismo “italiano” ha fatto proseliti in tutto il mondo; gran parte dell’Europa è fascista o simpatizzante del fascismo. In Germania il fascismo assume una matrice particolare, tingendosi fortemente di eugenetica, di culto esoterico e di avversione al potere “ebraico”, caratterizzandosi come nazionalsocialismo. Ma il fascismo non è popolare solo in Europa; lo è anche in Sud America dove, fino agli anni ’80, i maggiori sponsor saranno proprio gli statunitensi (ma di questo parleremo nel prossimo articolo). Ed aveva proseliti anche negli Sati Uniti. Questo contrariamente all’opinione comune costruita da testi d’indottrinamento scolastico, Wikipedia, e soprattutto dalla cinematografia.
Il mondo anglosassone amava, adorava, il modello sociale del fascismo, ed in particolare del nazismo, in cui l’attività privata era nelle mani dello Stato; ciò nelle menti aristocratiche anglosassoni significava il ritorno ad un neo-feudalesimo. Per non parlare dell’eugenetica che proprio l’élite Britannica Fabiana aveva inventato e che l’élite Statunitense aveva sviluppato ed esportato. Quello che gli imperi anglosassoni (in particolare quello Britannico) e l’impero Francese non potevano sopportare, semmai, erano le ambizioni imperiali di Germania ed Italia. E la retorica anti ebrea disturbava forse la morale dell’uomo comune ma non l’élite ebrea, il cui interesse per le sorti del popolo ebreo era pari a quello dell’élite cristiana per il popolo cristiano. Ma tutto sarà più chiaro tra poco.
Qualcuno avrà avuto occasione di vedere la “compromettente” foto del saluto romano della casa reale, e magari sarà stato tentato di pensare che fosse uno scherzo, magari per irridere il Terzo Reich di Adolf Hitler. Tutt’altro.

Era nazista il Re Edoardo VIII che però nel 1936 sarà costretto ad abdicare per l’intenzione di sposare una donna statunitense divorziata, Wallis Simpson. Ciò era incompatibile con la “missione” reale di custodia della Chiesa Anglicana; le cose cambieranno più tardi quando il Principe Carlo, attuale Re Carlo Terzo, decise di sposare una donna divorziatasi dal precedente marito “giustappunto” un anno prima della “fortuita” dipartita della moglie reale di allora, la Principessa Diana. Chiodo scaccia chiodo.
Qui sotto Edoardo VIII, con la consorte Wallis Simpson, in visita di cortesia ad Adolf Hitler nel 1937.

E con il futuro consorte della Regina Elisabetta II, il Principe Filippo di Edimburgo, le cose non vanno meglio. Il Principe Filippo di Edimburgo era anch’egli un nazista, membro dal 1933 della Gioventù Hitleriana; come lo erano pure i suoi cognati tedeschi Gottfried von Hohenlohe-Langenburg, il granduca George Donatus di Hesse e il Principe Cristoph di Hesse, quest’ultimo membro nell’unità Forschungsant, centro di ricerca scientifica comandato da Herman Goering e colonnello nello staff personale di Heinrich Himler.
Un curriculum impeccabile per il futuro Re del Regno Unito. Non c’è da stupirsi se più tardi sarà citato nella frase celebre:
se dovessi reincarnarmi vorrei essere un virus letale per eliminare la sovrappopolazione, la crescita dell’umanità è la minaccia più grande per il Pianeta.
Principe Filippo di Edimburgo
Parole quanto mai attuali.
E cosa dire della casa reale olandese? Il Principe Bernhard (van Lippe-Biesterfeld) era un nazista, membro della Gioventù Hitleriana; ed anche la figlia Beatrice (futura Regina d’Olanda) si sposerà con un nazista, un membro della Gioventù Hitleriana. Il Principe Bernhard sviluppò il suo interesse nazista a partire dal 1934, durante i suoi studi a Berlino, lavorando per le SS motorizzate dalle quali si congedò con una lettera ed una chiosa esplicita “Heil Hitler“; per poi finire a lavorare nella filiale parigina della I.G. Farben. Quando sposerà la Regina Giuliana, il giornale Het Volk così si esprimerà:
sarebbe stato meglio che la regina avesse trovato un consorte migliore in qualche Paese democratico piuttosto che nel Terzo Reich
Het Volk
I due nazi, il Principe Filippo di Edimburgo e il Principe Bernhard, saranno poi i fondatori del WWF, argomento su cui torneremo più avanti.
Qui sotto da sinistra destra i due nazi: il Principe Filippo di Edimburgo e il Principe Bernhard


Ma il cuore batte per il Nazionalsocialismo anche dall’altro lato dell’Oceano Atlantico. Abbiamo visto come a valle della Prima Guerra Mondiale i rapporti d’affari tra la Cabala statunitense (Rockefeller, Harriman, Bush, eccetera) e la Germania fossero sempre più floridi.
Floridi a tal punto che la I.G. Farben dal 1929 aveva una filiale statunitense, la American I.G.; tra i suoi direttori ebbe Paul Warburg (ebreo di origini italiane legato ai Rothschild), uno dei principali architetti della FED e “accompagnatore” del Presidente Wilson nella Conferenza di Pace Parigi dopo la Prima Guerra Mondiale ed ovviamente membro del CFR, Herman Metz, della Bank of Manhattan (dei Warburg) e membro del CFR, Charles E. Mitchell, uno dei maggiori artefici materiali del crash del 1929, presidente della sede di New York della FED, presidente della National City Bank dei Rockefeller ed ovviamente membro del CFR, Edsel B. Ford, presidente della Ford Motor Company e Walter Teagle, direttore della sede di New York della FED e direttore della Standard Oil of New Jersey dei Rockefeller.

E la Ford Motor Company fornirà al Terzo Reich carri armati, camion e motori al punto che Henry Ford sarà insignito da Hitler con l’Alta Croce dell’Aquila Tedesca. Gli affari non andavano peggio per gli Harriman, i Bush e gli Walker, almeno fino al 1942 quando gli USA decisero di entrare in guerra contro la Germania, ma non contro il Nazionalsocialismo.
In questo contesto di fascistizzazione dell’Europa, di simpatia reale per il Nazionalsocialismo, e di idillio tra USA e Terzo Reich, che va collocato quanto avvenuto tra il 1934 e il 1935 negli Stati Uniti: il fallito colpo di stato fascista ordito dalla Cabala.
Il colpo di stato fascista mancato della Cabala
Nel novembre del 1934, dopo aver conferito con l’allora Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, il Generale Smedley Butler compare sugli schermi televisivi ed annuncia di essere stato soggetto di un tentativo di reclutamento in un complotto per rovesciare le Istituzioni ed instaurare un regime fascista. L’annuncio televisivo fu molto importante; se non avesse fatto un annuncio pubblico, verosimilmente sarebbe stato eliminato e gli eventi avrebbero avuto un altro corso.
Il colpo di stato avrebbe dovuto avere luogo nel 1935, con modalità quasi identiche quelle del Piano Solo del 1964 in Italia, di cui vi ho parlato in questo articolo. Il complotto prevedeva l’impiego di circa 500 mila riservisti dell’esercito statunitense (l’American Legion) che il Generale Smedley Butler avrebbe dovuto guidare; le redini del complotto erano tenute dagli uomini di Wall Street, in particolare dai Morgan (attraverso Grayson M. P. Murphy) che fornivano i soldi e i Dupont che fornivano le armi. L’intermediario tra i cospiratori e il Generale Smedley Butler era un certo MacGuire.

La rivelazione del Generale Smedley Butler fu poi corroborata anche dal comandante James E. Van Zandt (poi senatore) che affermò di essere stato contattato da persone riconducibili a Wall Street per guidare un colpo di stato di stampo fascista.
Vista la pubblicità data alla cosa, fu instituita una commissione guidata da due senatori, John William McCormack e Samuel Dickstein, detta commissione McCormack – Dickstein, con lo scopo di indagare sulle rivelazioni del Generale Smedley Butler. Le commissioni hanno lo scopo d’insabbiare e questa non farà eccezione. Per inciso, Samuel Dickstein anni dopo farà parte della commissione House Un-American Activities Committee, che dopo la Seconda Guerra Mondiale aveva lo scopo di indagare su influenze (fasciste o comuniste) anti americane; nel 1990 si scoprirà che Dickstein (ormai morto nel 1954) era una spia per conto dell’URSS.
La commissione sarà costretta ad ammettere che il complotto esisteva, omettendo però dal rapporto finale del 15 Febbraio 1935 qualsiasi elemento che facesse riferimento agli uomini di Wall Street chiamati in causa dal Generale Smedley Butler.
Nel mentre, una testata giornalistica (New Masses) aveva pubblicato alcuni elementi della testimonianza del Generale Smedley Butler, presenti nella relazione preliminare della commissione, che chiamavano in causa i personaggi scomodi. In basso la lettera inviata da un cittadino a Franklin Delano Roosevelt in cui si elencano le omissioni.



Franklin Delano Roosevelt, ovviamente, insabbia tutto. Nessuna ripercussione per le parti coinvolte nel complotto.
Il 25 Marzo del 1935, un mese dopo la relazione della “commissione”, MacGuire, l’uomo che faceva da ponte tra i cospiratori di Wall Street e il Generale Smedley Butler, l’uomo che sapeva troppo, si ammala improvvisamente e muore all’età di 36 anni per “cause naturali”, portandosi con sé segreti inconfessabili. Tipico.
I cittadini statunitensi dimenticheranno presto il tentato colpo di stato fascista grazie alla Seconda Guerra Mondiale, come i cittadini italiani hanno rimosso dalla memoria, a forza di bombe, il colpo di stato del 1964 (Piano Solo) della CIA.
La “strana” Seconda Guerra Mondiale
Nel 1939 la Germania invade, con un’operazione militare lampo, la Polonia occidentale; al contempo l’URSS invade la Polonia orientale. Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania ma non all’URSS. Qualcuno potrebbe essere tentato di obiettare che l’URSS invase la Polonia a fini difensivi o preventivi; il problema è che l’URSS si allargherà ai Paesi Baltici e Finlandia e il fatto che a valle della guerra l’URSS non si sia ritirata da tali territori, anzi, rende questa ipotesi assolutamente inverosimile. Il che rende debole l’interpretazione della dichiarazione di guerra alla Germania come un atto di difesa della sovranità territoriale.
Quali che siano le vere ragioni dell’origine della Seconda Guerra Mondiale, nel mentre che l’Europa va a fuoco, la Germania si premura di mantenere buoni rapporti commerciali e diplomatici con gli USA, sebbene sia consapevole che gli USA stiano finanziando anche i suoi nemici, inclusa l’URSS, memore di cosa era successo nella Prima Guerra Mondiale.
In effetti gli affari vanno benone per la Cabala statunitense che fornisce prestiti e armi a tutte le parti coinvolte nel conflitto, almeno fino al 1942. D’altro canto, la popolazione statunitense non vuole un’altra guerra dopo le cicatrici lasciate dalla Prima Guerra Mondiale e soprattutto dalla Grande Depressione. Per l’amministrazione Roosevelt entrare in guerra non è semplice; il popolo è contrario, apparentemente non sembrano esserci ragioni economiche o di difesa nazionale e gli affari per l’élite vanno benone.
Sta di fatto che a fine del 1941 gli USA entreranno nel conflitto. Sul perché possiamo solo speculare visto che gli incontri segreti tra Winston Churchill e l’amministrazione USA ci sono ignoti, ma come vedremo dopo, gli USA e la Cabala statunitense, “faranno letteralmente banco“.
Per forzare l’opinione pubblica ad accettare l’idea di un conflitto non basta la propaganda, a tratti caricaturale, del demone tedesco. E’ in questo clima che, nel 1941, Theodore N. Kaufman (ebreo) pubblica Germany must perish (La Germania deve morire, non I nazisti devono morire) in cui esplicitamente si invoca lo sterminio della popolazione tedesca. Gli USA chiudono anche i consolati tedeschi e incrementano gli aiuti ai Britannici e armano pesantemente l’URSS nel tentativo di alzare la tensione, ma la Germania non casca nel tranello.
Serve un pretesto, provocato o facilitato, che funzioni come funzionò l’affondamento del Lusitania nel 1915, per far sentire la popolazione statunitense sotto attacco. E’ così che gli USA iniziano una guerra non dichiarata contro il Giappone (alleato di Germania ed Italia) instaurando embarghi navali (tecnicamente un atto di guerra) e chiudendo il canale di Panama alla flotta giapponese. E provvidenzialmente il 7 Dicembre 1941 il pretesto magicamente si manifesta attraverso l’attacco giapponese alla flotta statunitense ormeggiata a Pearl Harbour.

Pearl Harbour segue più o meno il copione del Lusitania del 1915. E’ disponibile una quantità immensa di documentazione che dimostra come gli USA abbiano sacrificato intenzionalmente la propria flotta; qui mi limiterò solo a dire che gli ammiragli Kimmel e Richardson erano stati rimossi da Roosevelt per aver protestato contro l’idea di ammassare la flotta a Pearl Harbour, esponendola ad attacchi, e che il Segretario di Guerra Henry Stimson (membro del CFR), dopo un incontro con il Presidente Roosevelt, appunterà sul suo diario:
Siamo di fronte al delicato problema di come porre il Giappone dalla parte del torto e fargli fare per primo la mossa sbagliata
Henry Stimson
I giapponesi fanno la “mossa sbagliata”, attaccando Pearl Harbour affondando o danneggiando 18 navi e uccidendo circa 2000 militari. Gli USA dichiarano guerra al Giappone e di conseguenza entrano in guerra contro Germania ed Italia. L’esito della guerra lo conoscete.
Gli accordi di Jalta
Nel gennaio del 1945, quando il Giappone non è stato ancora nuclearizzato, i tre vincitori della Seconda Guerra Mondiale si riuniscono a Jalta (in Crimea) e si “spartiscono il piatto”.

La Gran Bretagna esce vincitrice, ma vede ridimensionata sul piano internazionale la sua sfera d’influenza, in particolare in Africa, a favore degli USA. L’Impero Britannico continuerà comunque a vivere e prosperare nella forma del Commonwealth.
L’URSS si allarga nel Baltico e nei Balcani, arrivando alle porte del Mediterraneo; apparentemente nessuno si è accorto che mentre Hilter tentava di allargarsi ad Est, Stalin si allargava ad Ovest. La Polonia, la cui occupazione secondo gli accordi di Jalta avrebbe dovuto essere temporanea, rimase nell’URSS fino al crollo del Muro di Berlino. Ovviamente, nel pacchetto è compresa anche la Germania dell’Est. Non anticipo nulla, ma è chiaro che gli accordi di Jalta pongono in una completamente diversa prospettiva quanto avverrà negli anni ’90 in Polonia e Balcani.
Il resto dell’Europa è a pezzi, ridotta ad un insieme di colonie statunitensi, da veicolare nel progetto degli Stati Uniti d’Europa sotto l’egida di una Banca Centrale sul modello della FED.
Negli accordi di Jalta si stabilisce poi la data per la conferenza di fondazione dell’ONU, da tenersi a San Francisco nell’Aprile del 1945.
Germany must Perish. Ed in effetti la Germania è distrutta, spaccata, colonizzata ed indebitata. La Germania sì, ma non certo il nazismo.
Il Nazionalsocialismo è morto, lunga vita al Nazionalsocialismo
Il filo rosso che congiungeva il Nazionalsocialismo tedesco con la Cabala statunitense non si interruppe mai, neanche durante la guerra. In effetti i Rockefeller, la Dupont e la I.G. Farben realizzarono un cartello nel settore del petrolchimico che durò fino al 1944, E d’altronde Emil Heilfferich, presidente del consiglio d’amministrazione della Standard Oil del New Jersey (Rockefeller), continuò a finanziare il Circolo di Himler fino al 1944. A guerra finita verrà aperta una commissione d’inchiesta dal Senato statunitense; commissione che non porterà a nulla, per motivi che dovrebbero essere ovvi.
E dopo l’entrata in guerra, nel 1942, le misure “restrittive” prese nei confronti di alcuni dirigenti tedeschi della I.G. Farben furono rese di fatto vane per l’interessamento “speciale” di un abile ed influente legale, John Foster Dulles (parente dei Rockefeller e fratello maggiore di Allen Dulles).
A valle del conflitto si scoprì che la I.G. Farben, nel suo impianto chimico nei pressi di Auschwitz, impiegava come schiavi i detenuti dei campi di concentramento e che apparentemente lo Zyklon B prodotto, dalla I.G. Farben, era stato utilizzato come arma di sterminio in alcuni campi. Ciò costò l’incriminazione per alcuni dirigenti della I.G. Farben nel processo di Norimberga.
In effetti gli industriali tedeschi della I.G. Farben non si capacitavano delle incriminazioni, come fu riportato nel 1946 al Comitato Kilgore (sezione del Comitato di Gestione degli Affari di Guerra statunitense):
… i capi della I.G. Farben, quando furono interrogati riguardo a queste attività, a volte apparivano indignati.
La loro attitudine ed aspettativa era che la guerra era finita e che avremmo dovuto aiutarli a rimettere in piedi la I.G. Farben e il resto dell’industria tedesca.
Alcuni di loro, esplicitamente, affermarono che gli interrogatori e le investigazioni, a loro modo di vedere, erano solo un fenomeno dalla vita breve perché, non appena le cose si fossero calmate, si aspettavano che i loro amici negli Stati Uniti e in Inghilterra avrebbero sistemato tutto.
I loro amici, così li chiamavano, avrebbero fermato queste investigazioni e avrebbero fatto in modo che gli fosse riservato il giusto trattamento e l’aiuto necessario a ristabilire le loro industrie.
Deposizione al Comitato Kilgore
James Stewart Martin, legale del Dipartimento di Giustizia Statunitense, coinvolto nello smantellamento dell’industria Nazionalsocialista così si esprimerà:
Appena dopo che le armate avevano raggiunto il Reno presso Colonia, stavamo percorrendo la riva ovest con vista su uno stabilimento intatto della I.G. Farben nei pressi di Leverkusen, dall’altro lato del fiume.
Senza che l’autista sapesse nulla di me o del mio incarico, mi parlò della I.G. Farben puntualizzando il contrasto tra la città di Colonia rasa al suolo e il trio di stabilimenti intatti: quelli della Ford e della United Rayon ad ovest e quelli della I.G. Farben ad est.
James Stewart Martin, Dipartimento di Giustizia Statunitense
Durante l’occupazione della Germania, venne istituita la Commissione Alleata di Controllo (Control Council) per la gestione politica ad interim dei territori. A capo della commissione vi era il Generale Lucius D. Clay; gli rispondevano il capo della Divisione Finanziaria, Louis Duglas (General Motors controllata dai Morgan) e il capo della Divisione Economica, William Draper (partner della Dillon Read che aveva pesantemente finanziato il Terzo Reich). Tutti e tre erano membri del CFR.
Non dovrebbe sorprendere che quando la guerra non era ancora finita, ma dal destino segnato, i servizi segreti USA (OSS) si muovevano per far scappare nazisti ritenuti utili; con essi, verosimilmente, anche parte dell’oro nazista. L’OSS, che nel 1947 diventerà CIA, era sotto la gestione di William Donovan (dal 1942).
Nel 1945, sotto l’amministrazione Truman (succeduto a Roosevelt dopo la sua morte) l’OSS avvia l’operazione PAPERCLIP attraverso la quale oltre 1500 scienziati ed ingegneri del Terzo Reich verranno trasferiti negli USA e in altri Paesi sotto falsa identità. Alcuni di essi finiranno alla NASA, altri in dipartimenti destinati alla guerra biologica o alla guerra psicologica, quest’ultimi, più tardi, utili all’avvio dell’operazione MKULTRA.
La figura chiave di queste operazioni di “fuga” è Allen Dulles (parente dei Rockefeller, ex presidente del CFR) che all’epoca (fine guerra) era responsabile delle attività dello OSS in Svizzera. Grazie al suo operato attraverso le rat lines (linee dei topi) fuggiranno nazisti e si darà copertura a gerarchi fascisti; persone del calibro di Klaus Barbie (il “boia di Lione”, finito in Bolivia), Adolf Eichmann (esperto di “questioni ebraiche”, finito in Argentina), Reinhard Gehlen (servizi segreti, finto in Germania Occidentale sotto falsa identità nei servizi segreti BND, come operativo dell’operazione GLADIO), Walter Rauff (Gestapo, finito in Cile, come operativo delle operazioni GLADIO e CONDOR) ed ovviamente Licio Gelli (gerarca fascista, Gran Maestro della P2 e punta di diamante dell’operazione GLADIO). Ed esiste il dubbio che anche altri nazisti, di calibro anche più alto, il cui destino è tutt’altro che chiaro, siano “spariti” grazie a tale operazione.
Sotto da sinistra a destra: Klaus Barbie, Adolf Eichmann, Reinhard Gehlen e Walter Rauff




Ma non solo uomini, anche l’oro nazista scomparve nel nulla. Vuole il caso che proprio in Svizzera, dove Allen Dulles era responsabile dell’OSS, in virtù del suo stato “neutrale”, risiedesse la Bank of International Settlement (BIS) come sistema di intermediazione finanziario tra Europa e USA; la BIS era stata fondata dalle banche centrali europee, inclusa la Banca d’Inghilterra (Rothschild) e rappresentata per la quota USA dalle banche dei Morgan. Tale banca (BIS) off-shore funzionava anche da cassaforte dell’oro nazista, incluso quello che si suppone fosse stato sequestrato agli ebrei. La BIS, anche durante la guerra, funzionò da intermediaria tra la Banca d’Inghilterra e la Banca Tedesca (Reichsbank).
Ovviamente, dopo gli accordi di Bretton Woods (United Nations Monetary and Financial Conference) del Luglio 1944, si decise di secretare le attività della BIS durante la guerra.
L’ONU, l’organo politico della Cabala
Quando la guerra aveva già il destino segnato (Gennaio 1943) un gruppo, denominato Informal Agenda Group, composto di persone del CFR (Leo Pasvolsky, Isaiah Bowman, Summer Walles, Norman Davis, Myron Taylor) e coordinate dal Segretario di Stato Cordell Hull produce uno studio per la creazione di un’organizzazione chiamata Nazioni Unite. La proposta viene quindi vagliata da tre legali (tutti membri del CFR) e quindi approvata da Roosevelt che l’annuncia ai cittadini statunitensi nel Giugno del 1944.
Come previsto dagli “accordi” di Jalta, la conferenza di fondazione dell’ONU avverrà a San Francisco nell’Aprile del 1945; 48 dei delegati statunitensi erano membri del CFR, incluso il Segretario Generale della conferenza, Alger Hiss (uno degli accompagnatori di Roosevelt all’incontro di Jalta) che più avanti nel tempo finirà per lavorare come spia per l’URSS (come Samuel Dickstein di cui abbiamo parlato prima).
La Carta (Charter) dell’ONU questa volta viene ratificata dal Senato statunitense e l’ONU stabilisce il suo quartier generale a New York; John Davison Rockefeller Junior (JDR2) dona 5,8 milioni di dollari per l’acquisto del terreno ove erigere la sua sede.

La Cabala ottiene finalmente il suo organo politico di governo internazionale, dopo il fallimento del tentativo operato una guerra mondiale prima con la Lega delle Nazioni.
L’Eugenetica arriva all’ONU
L’eugenetica, che durante il nazionalsocialismo aveva avuto il suo exploit nel programma di eutanasia Aktion T4, grazie ai maestri anglosassoni non scompare. Tutt’altro. Essa viene rilanciata a livello internazionale con lo scopo di incorporarla culturalmente nella società futura immaginata dall’élite, in particolare dai Rockefeller.
E’ così che nel 1946 all’interno dell’ONU viene creata l’UNESCO ed affidata a Julian Huxley (fratello di Aldous Huxley, autore de Il Mondo Nuovo) presidente dell’Associazione Britannica di Eugenetica, il quale ha le idee chiare:
Sebbene per molti anni sarà politicamente e psicologicamente impossibile qualsiasi politica eugenetica, sarà importante per l’UNESCO far si che la questione eugenetica sia affrontata con la massima cura, affinché l’opinione pubblica si renda conto del problema, al punto tale che quello che oggi è impensabile possa almeno divenire pensabile.
Julian Huxley, 1946
Accanto ad essa, la FAO, per puntellare la produzione di agricola (in particolare in Africa), e più tardi il WWF. L’idea, lungimirante, della Cabala era quella di vedere tutte le specie viventi, inclusi gli esseri umani, come delle risorse da gestire centralmente.
A fondare il WWF, nel 1961, saranno proprio i due Principi Nazisti: il Principe Filippo di Edimburgo e il Principe Bernhard. Nascondere dietro il filantropismo o organizzazioni insospettabili, e apparentemente benevole, organizzazioni criminali è il modus operandi della Cabala. D’altronde cosa mai potrà esserci dietro un’organizzazione che sceglie come simbolo il Panda, l’animale più innocente, che si nutre solo di bambù? Quello che è certo è che il WWF sarebbe stato percepito in modo leggermente diverso se avesse scelto come simbolo una tigre abbattuta a fucilate.
Ed infatti nel 1961, il Principe Nazista Filippo di Edimburgo, nello stesso anno in cui assumerà la presidenza del WWF, veniva ritratto mentre celebrava l’abbattimento di una tigre nel Nepal, in uno dei suoi frequenti ed abituali safari.

I fact-checkers vi diranno che “le regalità si recarono in India a commemorare la tigre, vittima di un brutale e insensato gesto, frutto di una cultura antropocentrica che non conosce il rispetto di Madre Natura, e a testimoniare il cordoglio per conto del WWF“.
In realtà i Principi Nazisti avevano pieno titolo a fondare e presiedere il WWF, visto che l’organizzazione è fortemente sospettata di essere veicolo occulto di finanziamenti ad organizzazioni criminali quali l’OAS (Organisation Armée Secrète – Organizzazione Armata Segreta) intenta a destabilizzare il Nord Africa e a cui si deve il fallito attentato (nel 1962) al Presidente Francese Charles de Gaulle.
Per supportare i “lavori” di tale benefica organizzazione, fondata per puro caso da due nazisti, il Principe Nazista Filippo di Edimburgo fonderà, nel 1971, un gruppo segreto chiamato The 1001: A Nature Trust (I 1001: Un fondazione per la Natura) composto da 1001 membri appuntati su invito. Appare ovvio a tuti che un’organizzazione quale il WWF debba essere supportata da un’organizzazione segreta, elitaria, su invito, fondata da nazisti.
Qui sotto due immagini tratte da due documenti confidenziali del Gruppo dei 1001: a destra un estratto dei membri del gruppo (nel 1978) tra cui spiccano gli Agnelli giusto sotto gli Aga Khan.


L’ONU fornisce ai Rockefeller l’opportunità di far fare all’eugenetica un salto di qualità. John Davison Rockefeller Terzo (JDR3) fonda (e finanzia) nel 1952, all’interno dell’ONU, il Population Council (Consiglio sulla Popolazione), che esiste tutt’oggi sotto il nome di Population Division, con intenti eugenetici chiari: gestire la crescita della popolazione. John Davison Rockefeller Terzo si spinse a proporre la bozza della Carta (Charter) della fondazione per specificarne la missione:
Il Population Council avrebbe promosso la ricerca ed applicato la conoscenza per determinare sviluppi delle attitudini, abitudini e delle forze ambientali che influiscono sulla vita umana al fine che in ogni gruppo sociale ed economico i genitori che siano sopra la media per intelligenza, personalità e affettività tenderanno ad avere famiglie di dimensione superiore alla media
John Davison Rockefeller Terzo,
Tale espressione della missione del Population Council fu poi rimossa dalla versione definitiva perché troppo esplicitamente richiamava l’ideologia nazista. John Davison Rockefeller Terzo non aveva inventato quella frase, l’aveva tratta dalla rivista Eugenical News edita dall’Associazione Americana di Eugenetica.
Per rendere ancora più chiari gli intenti del Population Council, John Davison Rockefeller Terzo posizionerà alla presidenza di tale organismo dell’ONU Frederik Osborn, direttore dall’Associazione Americana di Eugenetica.
Nel mentre che ciò accadeva, la Fondazione Rockefeller, assieme alla Università John Hopkins e al Dipartimento della Salute statunitense, sperimentava gli effetti della gonorrea e della sifilide su cavie umane del Guatemala (vedi articolo). Sifilide e gonorrea, non a caso, sono malattie sessualmente trasmissibili.
Bretton Woods, il Piano Marshall, la Colonia Europea e il Bilderberg
Quando la Seconda Guerra Mondiale non è ancora finita, nel Luglio del 1944, i delegati di 44 nazioni si riuniscono nella Conferenza di Bretton Woods (United Nations Monetary and Financial Conference). Da essa scaturisce l’istituzione del Fondo Monetario Internazionale (IMF) e la Banca Internazionale per la Ricostruzione (IBRD, oggi World Bank), entrambi, ovviamente, con sede a Washington, e viene istituito un sistema di cambio valute basato sulla parità con il dollaro statunitense, che diviene la valuta di riserva internazionale; a sua volta il valore nominale del dollaro è basato sulle riserve auree (fino al 1973).
Il dollaro diviene la valuta di scambio del petrolio; un sogno divenuto realtà per la Cabala statunitense che domina la produzione petrolifera e controlla la produzione di dollari tramite la FED.
Gli USA, o meglio la Cabala statunitense, fa letteralmente “banco“, e questo verosimilmente spiega il contenuto degli accordi segreti intercorsi tra Gran Bretagna e USA e il perché del voltafaccia fatto dagli USA alla Germania.
Poco dopo, nel 1947, sotto l’amministrazione Truman, sarà varato il Piano Marshall, il cui nome discende dal nome del Segretario di Stato il Generale George Marshall. In realtà andrebbe chiamato Piano del Council on Foreign Relations visto che il “Piano Marshall” non era altro che il Piano di Ricostruzione dell’Europa Occidentale (Reconstruction in Western Europe) elaborato sotto la direzione di Charles Spofford (CFR) e David Rockefeller. Attraverso tale piano l’ECA (Economic Cooperation Administration) statunitense trasferì circa 13 miliardi di dollari ai Paesi europei in cambio di acquisto di beni e servizi quasi esclusivamente statunitensi. Il Piano Marshall fu il cavallo di Troia per avviare la colonizzazione e denazionalizzazione delle attività economiche europee.
Contestualmente (1948) ai “finanziamenti”, veniva creata in Belgio l’Unione Europea Occidentale che un anno dopo diverrà NATO; il progetto di fondazione dell’Unione Europea (Stati Uniti d’Europa) avverrà nel 1957. Non è un caso se NATO e Unione Europea abbiano entrambe quartier generale a Bruxelles. Il progetto d’integrazione economica e militare dell’Europa è avviato, all’oscuro dei cittadini europei che credono di vivere in nazioni sovrane.
Per assicurare il successo di tale progetto la Cabala fonderà nel 1954 il gruppo segreto Bilderberg, che diverrà presto di proprietà diDavid Rockefeller, un’associazione elitaria composta da aristocratici ed imprenditori di rilievo, ai cui eventi vengono invitate figure istituzionali, per assicurare che l’agenda d’integrazione Europea ed il patto atlantico procedano senza intoppi.
A questi “eventi” parteciperà nel 1980 un “giovane” Romano Prodi predestinato a divenire Presidente del Consiglio italiano e a guidare l’Italia nell’Euro, dissolvendo la sovranità monetaria del Paese. Come pure Guido Carli, Azelio Ciampi e Mario Draghi tutti direttori della Banca d’Italia. E del comitato direttivo del Bilderberg faranno parte gli Agnelli e più recentemente John Elkann.
Nella direzione dei lavori, David Rockefeller spesso delegherà ai suoi uomini più fidati, Zbigniew Brzezinski e soprattutto Henry Kissinger.
Il Triunvirato dell’Impero della Cabala ha una chiara divisone delle responsabilità; Nelson Rockefeller si dedicherà alla politica interna (puntando alla presidenza), David Rockefeller si concentrerà sul progetto di unificazione europea e di consolidamento dei rapporti transatlantici e John Davison Rockefeller terzo (JDR3) di plasmare l’organo politico del progetto di governo mondiale, l’ONU.
Sotto da sinistra a destra: John Davison Rockefeller terzo, Nelson Rockefeller e David Rockefeller



La fondazione di Israele
Finita la Prima Guerra Mondiale, la Palestina passava dall’Impero Ottomano alla Gran Bretagna. Il movimento Sionista ebraico guidato da Lord Rothschild espresse alla Corona Britannica il desiderio di “dare una casa” in Palestina agli ebrei sparsi nel mondo. A tale richiesta, il Primo Ministro Arthur Balfour, per conto della Corona, rispose favorevolmente attraverso la famosa Dichiarazione di Balfour del 1917; in tale dichiarazione non si parlava di fondare uno Stato ma semplicemente accoglieva favorevolmente l’idea della “casa“, ossia di insediamenti per gli ebrei che desiderassero trasferirsi in Palestina. Da poche decine di migliaia, in tre decenni, gli immigrati ebrei in Palestina crebbero fino a quasi mezzo milione e si determinarono conflitti etnici che perdurarono fino al 1947.
Nel 1947 l’ONU, con una risoluzione avente lo scopo dichiarato di sedare i conflitti etnici, avalla la creazione dello Stato d’Israele, stabilendo confini molto precisi in ragione della prevalenza dei gruppi etnici (arabi ed ebrei). In realtà la “suddivisione” era largamente favorevole ad Israele, soprattutto tenendo conto che la popolazione era composta quasi esclusivamente di immigrati europei, e che difficilmente si poteva giustificare l’assegnazione ad Israele di gran parte del confine egiziano sulla base della distribuzione etnica. Attorno a Gerusalemme una zona neutra sotto gestione politica e amministrativa dell’ONU.
Sotto, da sinistra verso destra: Dichiarazione di Balfour, Insediamenti ebrei in Palestina al 1945, e suddivisione del territorio secondo la risoluzione ONU del 1947



Il 14 Maggio 1948 prende vita lo Stato di Israele, i cui confini e ruolo geopolitico saranno destinati a cambiare nel tempo.
La CIA, centrale di sovversione globale
L’esito della Seconda Guerra Mondiale segna l’avvio di una fase storica in cui la Cabala capitalizza sulla distruzione dell’Europa e sulla contrazione dell’Impero Britannico, prendendo possesso della finanza internazionale (IMF e dollaro come valuta riserva), avviando l’esproprio dei Paesi in via di sviluppo attraverso la Banca Mondiale. e iniziando l’aggregazione dei resti europei sotto un unico ombrello militare e finanziario. Nella visione della Cabala, già allora, s’immaginava un unico governo mondiale che prevedesse la distruzione delle nazionalità e aggregasse più Paesi in macro-regioni che potessero poi essere governate agevolmente da un unico organismo coincidente con l’ONU.
L’idea “illuminata” della Cabala era non di agire per conquista, ma per sovversione.
Proprio a tale fine viene creata la CIA, la cui natura non è compresa dai più che la considerano un “servizio di intelligence”, salvo poi scoprire, senza realizzarne completamente il perché, che la CIA è implicata nell’assassinio di leader politici in tutto il mondo, inclusi gli alleati degli USA e gli USA stessi, in strategie terroristiche e false flag, ed operazioni di vera e propria guerra contro le proprie popolazioni, quali le operazioni MOKINGBIRD e MKULTRA. Ma di ciò parleremo nel prossimo articolo.
La CIA è una creazione della Cabala statunitense, in particolare del CFR da cui usciranno buona parte dei suoi direttori, tra cui proprio Allen Dulles, il più longevo, e forse il più spregiudicato, dei suoi direttori.
Nel 1947, gli stessi uomini (Bill Donovan e Allen Dulles) che nell’OSS si erano occupati di mettere in salvo i nazisti, fondano la CIA, con lo scopo esplicito di effettuare azioni sovversive su scala internazionale; e per questo motivo, la CIA deve agire senza che il livello istituzionale (Senato) possa scrutinare le sue azioni o sindacare sulla provenienza dei fondi. A tal fine (ne abbiamo parlato nell’articolo Il Papato della CIA) la CIA imbastisce alleanze con organizzazioni criminali per creare una rete di narcotraffico da cui derivare i proventi per finanziare le attività.
Sotto da sinistra a destra: William Donovan e Allen Dulles


E vista la peculiarità delle proprie attività, la CIA recluta nei propri ranghi soprattutto legali e banchieri; Allen Dulles (in qualità di direttore della CIA) chiarì il perché con il suo usuale stile criptico: “perché legali e banchieri vengono con benefits”, alludendo al fatto che queste persone possono muovere risorse in modo insospettabile. Così, ad esempio, quando più tardi la CIA avrà bisogno di copertura per il narcotraffico fonderà un’azienda, la World Commerce Corporation con sede a Panama con i capitali di Nelson Rockefeller e Alfred Victor Dupont.
La connettività tra le personalità (imprenditoriali ed istituzionali) usate dalla CIA sarà assicurata attraverso reti segrete di stampo massonico (quali la P2), oppure create ad hoc (quali il Bilderberg o il Gruppo dei 1001) o storiche (quali i Cavalieri di Malta).
Ma dell’operato della CIA, parleremo diffusamente nel prossimo articolo.
Quest’articolo si è concentrato sulla Seconda Guerra Mondiale non per la sua portata bellica, ma perché ha portato alla costruzione delle fondamenta di quello che oggi chiamiamo Nuovo Ordine Mondiale.
Con la Seconda Guerra Mondiale la Cabala statunitense ha posto le basi per dominare l’economia internazionale con un dollaro che produce (FED) e il petrolio che saccheggia. Ma non solo. Ha avviato il progetto di colonizzazione dell’Europa e creato, assieme alla controparte anglosassone, una struttura occulta di sovversione globale. E creato una struttura di governo mondiale chiamata ONU che incorpora la visione Rockefeller per la coltivazione” delle persone; l’educazione, la medicina ed l’eugenetica dei Rockefeller. In questo contesto, a partire dalla seconda metà del secolo, si collocherà la strategia di conquista delle menti.
Ci fermiamo qui, in attesa del prossimo articolo della serie che tratterà la Guerra Fredda fino agli anni ’90.
Un caro saluto.
Una risposta a "La Cabala Statunitense – Parte Seconda: “La Seconda Guerra Mondiale e l’avvio della sovversione globale”"
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