In procinto delle prossime elezioni, in cui il gregge italiano designerà i propri eletti, sotto l’attenta supervisione del Gran Maestro della “Repubblica”, eccomi a voi con qualche sconsiglio, ed inizio proprio con il partito degli “Schiavi d’Italia“.

Magari vi chiederete perché non “sconsigliare” i partiti che costituiscono la melma dell’attuale maggioranza. Il motivo è semplice. Se solo state prendendo in considerazione uno qualsiasi dei partiti che ha preso parte allo scempio liberticida di oltre due anni, non credo che dovreste frequentare questo blog.

Ci sono almeno sei buone ragioni per sconsigliare il partito di Giorgia Meloni.

Il partito di Schiavi d’Italia ha supportato la quasi totalità delle iniziative di governo, con piccoli distinguo di forma ma non di sostanza. Ha dimostrato il disprezzo più assoluto delle proteste, supportato l’obbligo dei “bavagli sanitari“, che nella visione di Schiavi d’Italia devono però essere tricolori, e del siero eugenetico con relativo obbligo estorsivo.

Il partito di Schiavi d’Italia non ha saputo esprimere una parola di opposizione ad una campagna mediatica che palesemente presentava dati falsi ed al contempo ha supportato le iniziative censorie e inquisitorie del governo.

Giorgia Meloni é membro dell’Aspen Insitute che appartiene alla costellazione di associazioni elitarie create e gestite dai Padroni del Mondo.

Il partito di Schiavi d’Italia andrà in coalizione con i compari di trasformismo, Salvini e Berlusconi, quindi con le stesse persone che hanno supportato tutto quanto avvenuto in questi due anni e mezzo. Con Schiavi d’Italia al governo avrete un grande déjà vu con la sola notevole eccezione di distribuzione gratuita di mascherine tricolori. E verosimilmente un tentativo di riforma verso una “Repubblica” presidenziale, l’unico punto ancora non attuato del programma P2 di Licio Gelli. E Berlusconi ne sa qualcosa di P2, e non è il solo là dentro a puzzare di squadra e compasso

Giorgia Meloni non ha la minima cognizione di cosa libertà individuale significhi. Emblematica, a tal proposito, una sua recente esternazione pubblica in cui rivendicava che “la più grande libertà degli italiani è quella di poter eleggere i propri rappresentanti“, in un grande esempio di double speech Orwelliano in cui si dice alle pecore che è un loro grande privilegio scegliere il loro pastore. Evidentemente la libertà di espressione e sovranità individuale, non rientrano nelle priorità della suddetta, neanche a valle della lezione storica degli ultimi due anni e mezzo.

Ma la sesta ragione è forse la più importante. Se state prendendo in considerazione Schiavi d’Italia è perché pensate che sia un partito di destra che meglio rappresenta i vostri valori. In questo caso non avete compreso la dialettica Hegeliana di mutualità degli opposti. Emblematiche in tal proposito le dichiarazioni di Letta (PD) che delineano il “pericolo della vittoria della coalizione guidata da Schiavi d’Italia“, un partito che non solo ha appoggiato quasi tutti i misfatti della maggioranza ma che si porterebbe al suo interno anche una parte della maggioranza (Lega). Lo scopo delle dichiarazioni di Letta non è quello di allontanarvi da Schiavi d’Italia ma semmai di vendervi l’illusione di un’alternativa; Letta sa che non ha speranza di vittoria e vi sta vendendo il lato B di se stesso, per evitare che volgiate lo sguardo alle nuove formazioni minoritarie che si sono formate e che hanno fatto vera opposizione, fuori dalle Istituzioni di Regime. Formazioni che ovviamente, in pieno paradigma Gandhiano (prima ti ignorano, poi ti ridicolizzano, poi ti combattono), non vengono neanche nominate, perché oggi sarebbe pubblicità controproducente.

Siete stati avvertiti. Se date il voto a Schiavi d’Italia non aspettatevi nulla di diverso da quanto già visto; forse più manganelli.

Un caro saluto.