…o anche i Papi della Cabala.

Molti hanno intuito che il ruolo svolto da Bergoglio non è esattamente in linea con la missione apostolica della Chiesa Cristiana Cattolica Romana, ma piuttosto molto più simile a quello dell’ambasciatore di un’ideologia sincretista, a tratti neo-pagana, da alcuni addirittura definita Satanica, perfettamente in linea con l’agenda globalista dei soliti noti.

Sebbene l’avvicendamento tra Bergoglio e Ratzinger sia non solo eccezionale ma evidentemente sospetto, e molti ne intuiscano la natura artificiosa, pochi hanno provato a dare evidenza del perché questo sia accaduto, lasciando le speculazioni nel territorio della pura teoria complottista.

Paradossalmente, invece, è tutto molto chiaro e spero lo sarà anche per voi al termine della lettura di questo articolo. Per fare ciò dobbiamo fare un passo indietro nella storia, per ricostruire la relazione pericolosa definitasi tra CIA e Vaticano a partire dal dopoguerra.

La relazione promiscua tra CIA e Vaticano inizia già sul finire della Seconda Guerra Mondiale, quando la CIA ancora non esisteva, ma i suoi uomini sì. Nel 1942, quando gli USA iniziano le operazioni di invasione del Mezzogiorno d’Italia, l’OSS (il Servizio Segreto dell’esercito USA) intuisce che non solo deve avvalersi di supporto di locali per l’invasione ma che deve prepararsi anticipatamente per gestire il seguito di una guerra dal destino segnato ed evitare che l’Italia finisca nell’alveo dell’Impero Sovietico e della sua ideologia anticapitalista e senza Dio. In questo senso il Vaticano appare un alleato naturale.

A capo dell’OSS c’è William Donovan (in basso a sinistra), membro del CFR, supportato dalla stella nascente Allen Dulles (in basso a destra), membro del CFR (e suo presidente nel 1927) e avvocato di Wall Street che dirigeva allora le operazioni dello OSS in Svizzera.

CFR è l’acronimo che indica il Council of Foreign Relations (USA) organizzazione gemella della Chattam House (UK), organizzazioni create dalla Cabala anglosassone (Rothschild, Dupont, Harriman, Rhodes, eccetera) per riunire sotto un unico cappello il vecchio impero Britannico e quello nascente Statunitense. A partire dalla sua fondazione, dal CFR usciranno fuori gran parte dei Presidenti (e candidati) USA, dei Consiglieri alla Sicurezza e Segretari di Stato degli USA, e la quasi totalità dei direttori della CIA.

Donovan e Dulles danno quindi luogo all’operazione SUNRISE che grazie al supporto del Vaticano permette la fuga di gerarchi fascisti e nazisti, assieme alla fuoriuscita di buona parte dell’oro nazista. E’ così che nazi-fascisti di primo piano finiscono in paradisi sud-americani, prevalentemente in Argentina, o in Spagna, per mezzo di false identità e passaporti fornititi dal Vaticano regnato da Papa Pio XII.

Papa PIO XII

In parallelo prende luogo l’operazione HUSKY di invasione del Mezzogiorno con il supporto della Mafia Siciliana. A suggerire all’OSS il nome di Don Calò Vizzini , il Capo dei Capi, è l’arcivescovo di Milano Monsignor Montini (futuro Papa Paolo VI, nel 1963); i mafiosi carcerati da Mussolini vengono liberati e viene data loro carta bianca; finita la guerra Don Calò Vizzini diverrà sindaco di Villalba.

E’ così che nasce il sodalizio OSS-Vaticano-Mafia che poi evolverà in CIA-Vaticano-Mafia, che negli anni a seguire venne solo parzialmente compreso dagli inquirenti del filone d’indagine Pizza-Connection; quel poco che venne compreso bastò a giustificare l’assassinio di Ambrosoli e Boris Giuliano, le stragi di Capaci e Via d’Amelio ai danni di Falcone e Borsellino e quella di Pizzolungo a cui sfuggì miracolosamente Carlo Palermo.

Finita la Seconda Guerra Mondiale scompare lo OSS e rinasce come CIG per divenire poi nel 1947 CIA, sotto il comando di William Donovan, ovviamente affiancato da Allen Dulles; in Italia la sede della CIA sarà presidiata da Jesus Angleton al quale Papa Pio XII riserverà anche un ufficio all’interno del Vaticano; i nunzi papali divengono agenti informatori della CIA.

Jesus Angleton

La CIA nasce con l’esplicito mandato di organizzare attività coperte internazionali: sovversione, corruzione ed assassini. Per tale motivi le attività non devono essere rintracciabili ed i finanziamenti non devono essere soggetti allo scrutinio del Senato Statunitense. Come finanziare tali attività? La soluzione viene fornita da Paul Heliwell che, come capo delle operazioni dello OSS nel sud est asiatico, aveva studiato il modello utilizzato da Chiang Kai-Shek in Cina contro Mao Zedong; il traffico dell’oppio per comprare armi.

E’ così che la partnership della CIA con la Mafia si rinnova in pianta stabile; la Mafia siciliana prende la droga dal Sud-Est Asiatico, o dall’Afghanistan più tardi, per portarla in Italia tramite Beirut o tramite la rotta balcanica gestita dalla Mafia turca (Babas e Lupi Grigi), raffinarla e quindi inviarla a Cuba dove veniva presa in carico dalla Mafia americana che si prendeva carico di distribuirla sul mercato statunitense. Il fiume di dollari così generati finisce nello IOR del Vaticano e di qui pulito e dirottato in vari paradisi finanziari (Bahamas e Panama), ma anche banche italiane (Ambrosiano, BNL) oppure smistato anche per mezzo di nunzi papali con visto diplomatico. In questo contesto si colloca tutta la vicenda Banco Ambrosiano, Sindona e Calvi.

I preziosi assets portati in dote dall’Italia (IOR e Mafia siciliana) faranno del Bel Paese il centro delle operazioni della CIA fino alla caduta del Muro di Berlino.

L’enorme traffico di denaro, droga ed armi ha bisogno di supporto istituzionale, e per questo la CIA ha bisogno di infiltrare le istituzioni perché queste chiudano gli occhi e perché la magistratura continui a vedere le pagliuzze ma non le travi. A tal uopo la Massoneria (Free Masonry) bandita da Mussolini viene sdoganata con la P2 di Licio Gelli come punta di diamante. E perfino il Vaticano che aveva scomunicato la Massoneria chiude un occhio, anzi tutti e due, al punto che il Venerabile Gran Maestro Licio Gelli diviene Cavaliere dell’Ordine di Malta con passaporto diplomatico targato Vaticano. E Licio Gelli è in buona compagnia; lo stesso Angleton è Cavaliere dell’Ordine di Malta, come pure Donovan e almeno tre successivi direttori della CIA. E se ciò non bastasse, almeno 3 cardinali saranno iniziati alla Massoneria; tra di essi il Monsignor Macchi, futuro segretario privato di Papa Paolo VI (Montini).

Il sodalizio è quindi completo: CIA-Mafia-Vaticano-Massoneria. Un sodalizio che esprimerà il suo massimo tra il 1963 e il 1978 con Montini divenuto Papa Paolo VI.

Papa Paolo VI (Montini)

Le operazioni più meritevoli di nota scaturite da tale sodalizio, per le finalità di questo articolo. sono GLADIO, CONDOR e i finanziamenti a Solidarnosh (Polonia).

Dietro a GLADIO si cela la strategia della tensione, la corruzione delle Istituzioni Italiane e tutte le stragi avvenute a partire dagli anni ’60.

I finanziamenti a Solidarnosh, tramite la curia di Cracovia presieduta da Karol Wojtyla, servono a far crollare il fronte polacco dell’URSS; il denaro arriva tramite il Vaticano ma ovviamente Wojtyla è consapevole che dietro c’è la CIA; verosimilmente Wojtyla però non poteva essere consapevole di come quel denaro venisse generato. Wojtyla sarà pontefice (1978), dopo l’assassinio del suo predecessore (Papa Giovanni Paolo I) durato solo 33 giorni, con il nome di Papa Giovanni Paolo II; finirà col porre bastoni nelle ruote di un oliatissimo meccanismo ostacolando l’ulteriore compromissione dello IOR che gli era stata richiesta al fine di chiudere il caso Sindona prima che si accendessero troppi riflettori.

Papa Giovanni Paolo II (Wojtyla)

La porta sbattuta in faccia alla CIA e la sua intromissione negli affari di Marcinkus porteranno la CIA a commissionarne l’omicidio per mano dei Lupi Grigi (Mehmet Ali Ağca,) turchi, per poi dare la colpa all’URSS con la complicità del nostro SISMI. L’attentato (1981), a la Kennedy, fallisce, e i tre colpi di pistola allo stomaco non bastano; ma il messaggio è chiaro. L’assassinio del suo predecessore, il tentato omicidio subito e le stragi dell’anno precedente (Piazza Bologna) sono un messaggio chiaro; la macchina innescata decenni fa dalla CIA può rallentare ma non può essere arrestata. Wojtyla procederà con le armi spuntate cercando di rallentare con le sue encicliche la deriva liberale della Chiesa pretesa dalla Cabala, ma non potrà fare molto per arrestare i piani della CIA in Sud America avviati sotto l’infame pontificato di Paolo VI.

Negli anni ’70 la CIA è alle prese in Sud America con l’operazione CONDOR. Tale operazione porterà alla completa compromissione delle istituzioni di gran parte dei Paesi del Centro e Sud America, sfruttando il collaudato modello GLADIO che infiltrava le istituzioni con la massoneria e finanziava i colpi di stato con i proventi del narcotraffico, utilizzando i messi del Vaticano e lo scudo dello IOR per far circolare il denaro. Così arriverà al potere in Cile il dittatore Augusto Pinochet (massone) nel 1973, così arriverà al potere in Argentina il dittatore Jorge Rafael Videla (vicino alla P2 e con alcuni ministri membri della P2) nel 1976.

Proprio la dittatura Argentina è interessante per i risvolti ecclesiastici; sebbene qualche fonte (Wikipedia) ritenga che il Vaticano non sia mai stato favorevole a tale dittatura (una delle più crudeli dal dopoguerra) le cose stanno in maniera ben differente. Videla non veniva affatto visto male da Paolo VI intenzionato quest’ultimo ad arrestare la corrente “a sinistra” della Teologia della Liberazione, e la posizione ufficiale della Chiesa Romana per il popolo argentino era quello di collaborare con la dittatura. E svariati prelati si resero corresponsabili di crimini inauditi, come il cappellano della Polizia di Buenos Aires Christian Von Wermich. I pochi prelati che si opponevano venivano perseguitati; tra questi i gesuiti Orlando Yorio e Francis Jalics che vennero rapiti e torturati, perché sospettati di collaborazionismo con gli oppositori alla dittatura, e poi rilasciati. Al loro rilascio trovarono chiuse le porte di tutti gli istituti religiosi, ivi inclusi quelle del Generale Provinciale dell’Ordine dei Gesuiti di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio. Orlando Yorio e Francis Jalics riferiranno che a loro dire Jorge Mario Bergoglio non fece nulla per la loro liberazione, semmai il contrario, e più tardi (1985) si riferiranno a Jorge Mario Bergoglio come un collaborazionista della dittatura. Venti anni dopo Jorge Mario Bergoglio finirà in un dossier per crimini contro l’umanità; Estela de la Cuada lo accusava di aver coperto Christian Von Wermich implicato nell’omicidio di 7 persone e in diversi episodi di sequestro e tortura. Convocato nel 2005, quando Joseph Ratzinger è appena asceso al soglio pontificio con il nome di Papa Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio si rifiuterà di presentarsi a testimoniare in virtù della sua immunità cardinalizia.

Arriviamo in prossimità dei nostri giorni e nel 2013 Papa Benedetto XVI è costretto a farsi da parte dopo un fuoco incessante durato anni nei suoi confronti. I media che non hanno mai avuto nel proprio radar i crimini inauditi di cui si sono macchiati Pio XII e Paolo VI, e che appartengono alla stessa Cabala che tira, tramite il CFR, le fila della CIA, perseguitano senza indugio questo Papa accusandolo di indulgenza verso la pedofilia.

Papa Benedetto XVI (Ratzinger)

Papa Benedetto XVI salta, non per via dei suoi scheletri nell’armadio, ma perché non ne aveva oppure ne aveva troppi pochi; come era saltato, definitivamente Papa Giovanni Paolo I e come doveva saltare, definitivamente, Papa Giovanni Paolo II.

Gli succede Jorge Mario Bergoglio che ascende al trono pontificio con il titolo di Papa Francesco. Nel mentre che i media lo osannano e lo celebrano, gli argentini lo chiamano il Papa di Washington.

Papa Francesco (Bergoglio)

Quali che siano le responsabilità oggettive di Jorge Mario Bergoglio, è chiaro che la CIA ha un dossier su di lui che può uscire in qualsiasi momento, vero o falso che sia. E il Vaticano è un armadio pieno zeppo di scheletri. Che Bergoglio sia complice della Cabala o che ne sia semplicemente ostaggio, le cose cambiano poco. E non cambieranno con il suo successore per via del patto con il Demonio stretto da Pio XII e Paolo VI. Un patto che non prevede clausole di rescissione.

In questo senso la sepoltura nel 1990 di Enrico de Pedis, il capo della Banda della Magliana, nella chiesa di Sant’Apollinare, tra pontefici e principi di Roma, non rappresenta solo la contropartita in cambio del silenzio su favori inconfessabili (Calvi, Emanuela Orlandi) ma simbolizza il sigillo di tale patto.

Un caro saluto.

2 risposte a "Il Papato della CIA"

  1. Articolo stupendo. Puoi fare un approfondimento su Emanuela Orlandi? Perché tanto mistero attorno a questo assassinio?

    Inoltre, sarebbe interessante capire la tua posizione in merito al nazismo e come -apparentemente- un unico uomo abbia potuto manipolare una massa tanto cospicua di persone. Grazie Un caro saluto

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    1. Su Emanuela Orlandi ho una traccia che però necessita di ulteriori verifiche. Diciamo che trovo originale che gli “eroi” magistrati non siano stati in grado di dare risposte ai familiari di Emanuela.

      Quella del nazismo è una faccenda complicata, non solo perché qualche tema rischia di far chiudere il blog, ma anche perché molto vasto e quindi bisogna trovare la chiave giusta per trattarlo in modo che se ne possa capire l’attualità. Mi limito a dire che molto di quello che è ritenuto “storia” è pura cinematografia.

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