E’ che gli uomini proprio non capiscono, so’ de coccio, dicono dalle mie parti.

Ogni anno, il 25 Novembre, gli si ricorda la loro natura violenta, ma loro fanno finta di non capire. Eppure gliel’hanno scritto bene bene, nella Convenzione di Istanbul. Ma niente! E’ proprio vero che non c’è peggior sordo e cieco, di chi non vuol sentire e vedere.

E così in Primavera, tocca ritornare sull’argomento, perché reptetita iuvant.

E questo 8 Marzo gli ricordiamo che guadagnano troppo, guarda un po’! Si chiama Gender Pay Gap. Si, guadagnate troppo, troppo, troppissimo, almeno rispetto all’altra metà del cielo. E che metà, la metà più limpida.

E non accampate per favore la solita scusa che il guadagno si porta a beneficio dell’intero nucleo famigliare. Quello non è sacrificio, ma oppressione patriarcale. Imparate dalle donne, loro mica se lo prendono un poveraccio per poi opprimerlo. Loro, piuttosto che opprimere, si fanno opprimere.

Guadagnate troppo, cari, e ciò non è surplus per la famiglia; è maltolto all’uguaglianza! Verrebbe di darvi dei “ladri”, ma ancora i tempi non sono maturi, forse alla prossima Convenzione…

Come dite? E’ solo poco di più. Vi pare poco? Guardate che mica si scherza, eh? O vi date una regolata, o vi abbassiamo lo stipendio, e facciamo una bella uguaglianza d’ufficio. Ma guardate, guardate piuttosto cosa siete capaci di fare pur di poter opprimere.ore

E tutto pur di non fare lavori domestici; vi nascondete nell’ufficio, e poi tornate nella casa bella e linda. E opprimete, ovvio.assenzeC’avete messo le tende sul luogo di lavoro. Ma gli volete dare una mano a ‘ste poverette? Datevi il cambio, è così difficile da capire?straordinari

E invece no, pure gli straordinari pur di opprimere. Ci morireste sul posto di lavoro pur di pompare il divario salariale di genere. Mica scherzo, siete malati! Io mica me li invento i dati, me li ha dati l’ISTAT!

Speriamo abbiano capito, ‘sti capoccioni. Comunque sia, care donne, io c’ho provato. E se non capiscono, non vi preoccupate tornerò sull’argomento, perché repetita iuvant.

Per finire, per voi, o metà del cielo, la metà più limpida ovviamente, la stratosfera, il mio personale omaggio, musicato, a questa “vostra” giornata. Da parte mia, ma anche di mio padre e di mio nonno, perché so che loro approvano, dall’alto, o dal basso, a seconda dei punti di vista.

Una sola cortesia vi chiedo, carissime. Care signore, perché continuare con questo vetusto rito floreale? Lasciatele stare queste mimose, non vi piace forse la loro chioma?

D’accordo quindi? Affare fatto? Dal prossimo anno le lasciamo stare queste mimose, vero? A loro le beghe di genere non interessano, e non sono sole.

Io sto con le mimose.

5 risposte a "L’8 Marzo, io sto con le mimose"

  1. ahhh!!! dimenticavo come seguito del commento precedente vi dico: perchè non dite che oltre il 76% degli impeghi statali sono ricoperti da donne e che quasi la totalità dei lavoratori nelle scuole sono donne, questo l’istat non lo dice e siete voi a non volerlo dire?

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    1. Rispondo a tutte e tre i commenti.
      Caro Simone, il mio post aveva un tono sarcastico, e credo sia evidente da una lettura “serena” .
      In particolare il video ad esso allegato, tende a mettere in evidenza che nella storia (almeno quella contemporanea) né uomini né donne se la sono spassata ma hanno fatto del loro meglio per sopravvivere e tendenzialmente i lavori più rischiosi venivano ricoperti dagli uomini, invi incluso l’impiego nei conflitti armati.

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  2. Allora perchè anche voi donne non andate a fare lavori pesantissimi e pericolosi come muratore, carpentiere, idraulico, inbianchino, ec….. dove ci si massacra di fatica e si torna a casa stanchi morti, o , morti veri e propri perchè le maggiori morti sul lavoro sono maschili, bella scusa quella di non poter lavorare perchè oppresse, le donne i lavori pesanti non li vogliono proprio fare, il mantenimento della famiglia è obbligatoriamente sulle spalle dell’uomo che senza di esso morirebbero tutti di fame, chiediti da chi sono costruite le case, le strade, le macchine ecc… che ti permettono una vita agiata?????? Poi da che modo è modo la sofferenza non è un vantaggio, quindi lavori pesanti l’uomo soffre tantissimo, mentre molte donne stanno a casa a fare lavoretti di casa e parlare al telefono con le amiche e guardare fiction in tv……..Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Poi trovami un posto di lavoro dove un uomo e una donna hanno le stesse funzioni ma l’uomo viene pagato di più!!!Non esiste. Poi certo, l’istat non dice la differenza di mansioni nei lavori che fanno le donne e gli uomini, se volete che un muratore per esempio che si ammazza di fatica tutto il giorno e sotto al sole d’estate e a morirsi di freddo d’inverno, che basta un passo fuori posto per cadere da un’impalcatura e morire, debba essere pagato come una segretaria che scrive 4 cazzate davanti al computer con l’aria condizionata, allora non ci siamo proprio!!!! Il femminista Istat queste cose non le considera. Come no considera questo:Perché non fate vedere queste statistiche:
    http://www.lettera43.it/cronaca/stupro-sugli-uomini-38-milioni-di-vittime-in-italia_4367572351.htm
    E quest’altre statistiche che smaschera tutte le falsità che voi usate per denigrare gli uomini: https://www.youtube.com/watch?v=yI_w6Fn3bN4&list=PLA2–OBjRuiC18Qzy4ZQXJ–s76ZY2dT-
    http://falseaccuse.blogspot.it/2010/03/i-dati-dellistat-e-il-pregiudizio.html

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