Quello che vedete accanto (o sopra, a seconda dei casi) è Colin Powell, uno dei membri di quella banda di criminali internazionali che va sotto il nome di amministrazione Bush Junior.
Ai più giovani, forse, il nome di Colin Powell dirà poco. Vale la pena quindi di fare una brevissima presentazione del personaggio.
Colin Powell è stato un generale dell’esercito statunitense sin dai tempi di Bush senior (quello della prima guerra del golfo) e sotto tale amministrazione ha elaborato la Dottrina Militare che ha guidato tutte le amministrazioni militari Bush (senior e junior). Tale dottrina non richiedeva che gli USA fossero sotto attacco per “legittimare” un intervento militare ma semplicemente che fosse minacciato un interesse di sicurezza nazionale e che ci fosse un adeguato supporto internazionale e dei cittadini statunitensi.
Durante l’amministrazione di George W. Bush (Junior), dal 2001 al 2005, ha ricoperto l’incarico di Segretario di Stato. Il 2001 è l’anno della tragica messa in scena dell’11 Settembre con conseguente invasione dell’Afghanistan in pieno accordo con la visione delineata e documentata anni prima dai membri dell’amministrazione di J. W. Bush nel Project for a New American Century (PNAC). E in accordo a tale “visione” si doveva invadere anche l’Iraq.
Colin Powell conosceva bene la dottrina militare vigente, visto che l’aveva scritta lui, e si ricordava che era necessario un “un adeguato supporto internazionale e dei cittadini statunitensi”.
Se l’11 Settembre era riuscito ad azzerare il quoziente intellettivo degli americani convincendoli che la caccia ad un Saudita richiedeva l’invasione dell’Afghanistan, per invadere l’Iraq serviva qualcos’altro.
E così Colin Powell decise di metterci la faccia, letteralmente.
Nasce il fantomatico pericolo dell’arma biologica all’Antrace. Alcune lettere contenenti Antrace (spora di batteri molto letale) vengono misteriosamente recapitate ad alcuni senatori e giornalisti (5 morti). Ovviamente, secondo l’amministrazione Bush/Powell, il responsabile era Saddam Hussein (presidente dell’Iraq) che a detta loro aveva stoccato e utilizzato questa pericolosa arma biologica sulla sua popolazione (in particolare i Curdi). Da mentitore criminale quale era, Powell si presentò al Consiglio di Sicurezza dell’ONU agitando una provetta all’Antrace di supposta origine irachena, a favore di telecamere, per ottenere il necessario “consenso internazionale e degli statunitensi”.
Per quanto ridicola (se la provetta avesse contenuto Antrace e fosse caduta nel palazzo dell’ONU non ci sarebbero stati sopravvissuti), la scena sortì i suoi effetti; gli USA di Bush/Powell invadono l’Iraq e ammazzano circa un milione di iracheni.
In realtà dopo, a giochi fatti, si scoprirà che l’Antrace aveva origine statunitense; delle missive letali fu accusato un dottore, che lavorava a Fort Dietrick, di nome Bruce Edwards Ivins; tale dottore fu trovato, neanche a dirlo, suicida. Secondo le fonti ufficiali Ivins si suicidò con dei farmaci, sebbene non fosse stata disposta nessuna autopsia per supportare tale assunzione. Il dottore pochi giorni prima del “suicidio” aveva acquistato una pistola per proteggersi, ma curiosamente non aveva ritenuto la pistola come la migliore opzione per suicidarsi…
Ironia della sorte, Powell, capace di sopravvivere nel 2003 alla propria provetta all’Antrace, non ha potuto nulla nel 2021 contro il COVID. E ciò nonostante fosse “completamente vaccinato”.
Un dettaglio, forse insignificante: Powell aveva 84 anni ed era malato gravemente di cancro (mieloma multiplo). Anche lui morto CON COVID come milioni di altri.
Powell ci lascia così, da par suo, da virtuoso della menzogna, capace di mentire anche da morto.
Un caro saluto.