Una interessante storia ci giunge dal sito di R. Kennedy Junior, The Defender. E’ la cronaca di un supplizio subito da una dottoressa, iniziato con la somministrazione della prima dose del siero Pfizer, e che perdura tutt’oggi a 9 mesi dalla supposta “salvifica” iniezione.

La vittima di turno si chiama Danice Hertz, una gastroenterologa di 64 anni, in perfette condizioni fisiche, andata in pensione ad ottobre del 2020, e che il 23 dicembre 2020 decide di farsi somministrare il siero genico Pfizer, anche perché c’era la possibilità di essere richiamata in servizio.

Vediamo cosa è successo da allora, usando le parole della dottoressa Danice, che per inciso è una convinta PRO-VAX. Qua e la apporrò qualche commento dal quale non posso esimermi.

C’era l’opportunità di avere il vaccino, perché l’ospedale lo stava dando a tutti i dottori. Non sapevo se avrei dovuto tornare a lavorare, così sono corsa a prenderlo. In meno di 30 minuti, ho iniziato a sperimentare eventi avversi”.

Ho atteso i 15 minuti previsti dopo il vaccino, e quindi sono tornata in macchina. Il mio viso ha iniziato a bruciare. Ho guidato fino a casa, e appena entrata ho detto a mio marito di chiamare i paramedici.

La mia pressione sanguigna era salita da 127 a 168, che sembra essere una caratteristica di queste reazioni.

Tutto il mio viso sembrava bruciare, come se vi avessero versato dell’acido. Avevo la sensazione che il mio intero corpo stesse vibrando. Mi sentivo come se avessi una fascia stretta sul torace che mi rendeva difficile respirare. Sono restata a letto per sette giorni.

Ho consultato sei neurologi e tre reumatologi e nessuno capiva cosa stesse succedendo. Ho fatto esami del sangue biopsie e risonanze magnetiche e altro ma non è uscito fuori nulla. E se un dottore non sa cosa succede allora si disinteressa del tuo caso, anche se non è il mio modo di operare.

Il supplizio della dottoressa va avanti, e a Marzo del 2021 il suo caso viene sottoposto al CDC (l’Istituto Superiore di Sanità statunitense). Uno specialista del CDC invia una lettera alla dottoressa ipotizzando un problematica chiamata “mast cell disorder” tipica delle risposte allergiche, senza dare poi seguito a nulla. La dottoressa quindi contatta lo NIH (una sorta di ministero della salute, diretto da A. Fauci) inviando all’istituto e alle università di Standford e Harvard campioni del suo sangue, facendo presente che tale problematica era comune a molte altre persone (oltre 160 persone che l’hanno contattata via Facebook). Non ottengono nulla.

Adesso sono in cura contro la “mass cell disorder”, ma sto ancora male. I non credo che quello sia il problema, la spiegazione completa di quello che ci sta succedendo.

Sono ancora in queste condizioni dopo 9 mesi, e ancora non so cosa c’è che non va in me. Sebbene non stia male come all’inizio, ho ancora attacchi come se mi facessero l’elettroshock e le mie gambe e le mie braccia tremano.

Ci sono oltre 160 persone su questo gruppo privato di Facebook e insieme stiamo cercando di essere aiutate. Ma ci sono molti altri gruppi con migliaia di membri.

La dottoressa afferma che i media non vogliono parlare con nessuno nel suo gruppo perché non vogliono dare pubblicità agli eventi avversi ai “vaccini”. La dottoressa e i membri del gruppo ottengono un “incontro” via ZOOM con un alto esponente della FDA (quella che ha approvato il “vaccino” Pfizer) ma poi durante il meeting questi, il dottor Peter Marks, decide di non presentarsi.

Alcune persone ritengono che sia una neuropatia legata al sistema immunitario, in cui il sistema nervoso è attaccato dagli anticorpi indotti dal vaccino.

Lo NIH è a conoscenza di quello che sta succedendo anche se evita di ammetterlo pubblicamente.

A Gennaio stavo così male che ho contattato un dottore di livello molto elevato dell’NIH, e lui mi ha detto sono perfettamente a conoscenza di questi eventi avversi e stanno investigando.

Sapevano di queste reazioni avverse sin dai primi test clinici.

Nonostante sembra che tutti sappiano cosa sta succedendo (FDA, NIH) nessuno vuole occuparsene o riconoscere pubblicamente il problema, come dice la dottoressa:

E’ scioccante sapere che hanno completamente ignorato le testimonianze di migliaia di persone che soffrono per questi eventi avversi. Credevo volessero sapere il più possibile su queste reazioni. Qualcosa non torna, stanno cercando di occultare le reazioni avverse.

Nel resto dell’articolo (di cui vi consiglio la lettura se avete familiarità con l’inglese) la dottoressa Hertz documenta altri tentativi di contattare le “autorità” mediche per ottenere aiuto, sempre con lo sesso esito: “ci dispiace per quanto le è successo, ce ne occuperemo”…e poi nulla.

Alla fine la dottoressa, una fervente PRO-VAX che afferma di essersi fatta ogni possibile vaccino, chiosa in una email diretta alla FDA nel Febbraio 2021:

Credevo che la FDA e il CDC volessero sapere dei più su queste reazioni avverse. Noi siamo stati tutti seriamente malati. E’ scioccante sapere che i nostri rapporti non sono stati presi seriamente e che la FDA non ci stia contattando per dare seguito. Apparentemente sembra non esserci preoccupazione per le persone danneggiate da questi vaccini.

Le risposte che mi avete dato nelle email non hanno senso. Io sono un dottore non un cretino. State evadendo il problema segnalato da noi che siamo stati danneggiati dai vaccini, ci state ignorando. Le vostre email sono un insulto. State completamente completamente evadendo il problema. E penso che questo sia rappresentativo di quanto vi interessi il fatto che molte persone siano state gravemente danneggiate dai vaccini Covid e che abbiano difficoltà ad ottenere cure mediche perché queste reazioni sono nascoste alla comunità medica.

E’ veramente scioccante. Ho praticato la professione medica per 33 anni, ed ho sempre avuto fiducia negli istituti di regolamentazione. Adesso, dopo essere stata gravemente danneggiata da questo vaccino e aver verificato l’impossibilità di essere presa seriamente per avere cure mediche, ho perso la mia fiducia.

Mi fermo qui nel riportare la testimonianza della dottoressa Hertz. I medici, come categoria, si sono comportati come i principali complici di un piano criminale, quindi non provo alcuna empatia per le tribolazioni della dottoressa Hertz. Riporto la testimonianza solo perché è emblematica del muro di gomma predisposto dalle “Istituzioni” per impedire che la verità sui pericoli potenziali e già materializzati di questi “sieri” si faccia strada.

Una strategia che si può riassumere in “ignorare-negare-sminuire”. La stessa strategia che si è attuata sulla natura bellica del SARS-COV-2.

Un caro saluto.