Sabato 25 Settembre il Dottor McMillian ha organizzato una videoconferenza con due ospiti d’eccezione, sinora mai comparsi assieme: Geert Vanden Bossche e Robert Malone. Il contenuto di questa videoconferenza è a dir poco straordinario e, se avete familiarità con l’inglese, dovete assolutamente guardarla e soprattutto ascoltarla; il video è disponibile a questo link.

Per chi non conoscesse Vanden Bossche e Malone, una breve presentazione di questi due ricercatori scientifici:

  • Geert Vanden Bossche, belga, è un rispettato esperto di immunologia ed epidemiologia che lavora per GAVI (l’alleanza internazionale per la vaccinazione finanziata dalla Bill e Melinda Gates Foundation), che a inizio del 2021 affermò che “la vaccinazione di massa durante una epidemia è un grave errore perché essa induce la produzione di varianti vaccino-resistenti, in virtù della pressione selettiva effettuata dal vaccino, e che si sarebbero dovute vaccinare solo le componenti demografiche a significativo rischio“.
  • Robert Malone, statunitense, è uno dei più importanti esponenti del settore di biologia molecolare e biochimica, cui si deve l’invenzione della tecnologia per realizzare vaccini m-RNA. Malone ha avuto il COVID, malattia da cui si è curato non con i ventilatori ma con farmaci ed integratori che in buona parte del mondo sono banditi.

La videoconferenza dura quasi due ore, ed in alcuni casi scende in dettagli tecnici di non facile fruibilità. Mi limito quindi a fare un sunto (la cui veridicità potete verificare ascoltando il video menzionato sopra) e a citare testualmente solo alcune delle valutazioni espresse da questi due qualificati esperti del settore dell’immunologia e virologia.

Durante la video conferenza i due esperti condannano l’atteggiamento delle “autorità” nel qualificare come “NO-VAX” le persone che decidono di non iniettarsi il siero, e ripudiano le misure discriminatorie prese contro di essi. Questo già basterebbe a giustificare il motivo per cui non li vedrete mai sui media di regime. Quindi entrano nel merito più tecnico.

In particolare Malone illustra i rischi potenziali di risposte avverse autoimmuni e conviene con Vanden Bossche che i vaccini avrebbero dovuto essere proposti solo alle persone a rischio. Ciò non solo sulla base del bilanciamento rischio/beneficio, ma anche e soprattutto su un piano di strategia di immunizzazione che miri allo sviluppo dell’immunità di gregge e eviti di generare varianti. In particolare Vanden Bossche:

  • chiarisce, presentando delle slides che sarebbero comprese anche un bambino delle elementari, il meccanismo con cui i vaccinati e solo i vaccinati sono responsabili della generazione delle varianti.
  • ribadisce che l’unica immunità di gregge perseguibile è quella naturale, e che si sarebbe dovuta perseguire vaccinando solo le persone a rischio e lasciando che il resto della popolazione fosse gradualmente esposta al virus. E tale immunità di gregge alla fine sarà raggiunta ma più tardi per via della vaccinazione di massa.
  • afferma che il fatto che stiano aumentando le persone con meno di 65 anni infettate dal virus, ciò sia dovuto alle varianti prodotte dalla vaccinazione, e che l’unico modo di fermare questo meccanismo è interrompere la vaccinazione di massa. Usando le sue testuali parole “la peggiore cosa che potessimo fare è quella di vaccinare le persone giovani” che avrebbero dovuto rappresentare la “riserva” per l’immunità di gregge
  • fa notare che il tasso d’infezione più alto si registra proprio nei paesi con elevato tasso di vaccinazione

Vanden Boscche quindi afferma di essere preoccupato dal fatto che i “vaccinati” possano essere soggetti a sintomi più gravi dei non “vaccinati” e che l’unico modo di verificare questa cosa sarebbe quella di analizzare le statistiche di morte e malattie gravi tra i vaccinati e i non vaccinati (gruppo di controllo) ma purtroppo se la vaccinazione di massa continua fra poco non avremo più il gruppo di controllo con cui fare raffronti.

Aggiungo io, modestamente, che il tentativo di vaccinare la quasi totalità delle persone è proprio legata al tentativo di azzerare il gruppo di controllo, in modo da nascondere le tracce, occultare l’esito nefasto della vaccinazione per mancanza di termini di raffronto.

La ciliegina sulla torta ce la mette Malone il quale afferma di non essere preoccupato solo per fenomeni di risposta autoimmune ma anche per possibili fenomeni di intolleranza e di soppressione del sistema immunitario dovuti a ripetute somministrazioni di “vaccini”.

La chiosa finale spetta a Vanden Boscche che non può esimersi dal distruggere le misure da apartheid delineate dai passaporti vaccinali, e lo fa non su un piano etico, ma su un piano immunologico. Spiega infatti Vanden Boscche che anche assumendo che i non “vaccinati” avessero un più alto carico virale (e così non è), il carico virale è una misura media dello “shedding” (cioè di emissione di virioni) che ha alti e bassi a seconda di una miriade di circostanze, ed è inutile concentrarsi su tale parametro, quando invece ci si dovrebbe concentrare sul rafforzare le difese immunitarie dell’organismo.

Invito di cuore alla visone/ascolto questa videoconferenza, un’autentica demolizione di tutto quanto è stato fatto e di quanto vi è stato detto dalle vostre “autorità”.

Un caro saluto.