Credo che non siano necessarie presentazioni per Eric Clapton, una leggenda tuttora vivente del genere Blues e Rock.
Eric, che ha 76 anni, si è reso noto recentemente per aver prodotto, assieme a Van Morrison, delle canzoni contro la dittatura sanitaria strisciante. Una di queste canzoni si chiama “No more lockdowns” (mai più lockdown).
Ciò nonostante non ha ritenuto di prendere le distanze dai trattamenti genici in corso, definiti da alcuni “vaccini”. Ha così deciso di aderire al programma di “trattamento” sperimentale perché, come lui stesso ha asserito:
Mi sono fatto convincere dalle rassicurazioni sulla “sicurezza” di questi vaccini
Eric non è rimasto particolarmente contento del trattamento, e forse per questo non lo avete visto esibito come testimonial della campagna “vaccinale”. Capire tra poche righe il perché.
Queste le sue parole di pochi giorni fa:
Nel Febbraio di questo anno, prima che fossi a conoscenza della natura del vaccino, avendo 76 anni e soffrendo di enfisema, mi sono trovato nell’avanguardia e hofatto la prima iniezione con Astrazeneca.
Ho avuto gravi reazioni che sono durate 10 giorni prima di riprendermi.
Circa 6 settimane dopo ho effettuato la seconda iniezione Astrazeneca. Inutile dire che la reazione è stata disastrosa, con le mie mani e i miei piedi che apparivano a volte “congelati”, oppure “intorpiditi” oppure “roventi”, e del tutto inutilizzabili per due settimane. Pensavo che non avrei mai più suonato la chitarra.
Non avrei mai dovuto neanche avvicinarmi a quell’ago, ma la propaganda aveva venduto il vaccino come sicuro per tutti.
Un caro saluto.