Interessanti informazioni, pervengono da oltre Atlantico, in particolare dal CDC (omologo del nostro ISS). Iniziamo con una candida ed esplicita ammissione da parte del CDC:

…nessun vaccino è efficace al 100% nel prevenire le malattie. Ci sarà una piccola percentuale di persone completamente vaccinate che comunque si ammaleranno, che saranno ospedalizzate e che moriranno di COVID19

In realtà trattasi di un’ovvietà, ma è bene ribadirlo con il verbo “della Scienza” visto che oggi viviamo nel mantra del dogma del vaccino salvifico rispetto ad un virus che ci dicono essere altrimenti incurabile e a cui sembra che il sistema immunitario non sappia rispondere sebbene per la gran parte della componente demografica esso abbia un decorso favorevole nel 99,975% dei casi.

Ebbene una domanda sorge spontanea; ma quanto è “piccola” questa percentuale di persone vaccinate che si beccano il COVID? E’ una domanda a cui non posso rispondere perché questo dato non ci deve essere noto. Posso rispondere alla successiva domanda, e cioè; stanno cercando di nascondere questo dato? La risposta è sicuramente affermativa e ce la da il CDC:

…come precedentemente annunciato il CDC è in transizione in un sistema di monitoraggio in cui saranno riportate solo le infezioni COVID su persone vaccinate che portino a ospedalizzazioni o alla morte a partire dal 14 Maggio

Quindi a partire dal 14 Maggio la stragrande maggioranza dei casi COVID su persone vaccinate semplicemente scomparirà dalla contabilità. Stranamente tale criterio non si applica sui non vaccinati che si designano come infezioni COVID sulla base di un semplice tampone.

I mal pensanti potrebbero pensare che con una menzogna contabile si voglia far intendere alla pubblica opinione che le persone non vaccinate contraggono il COVID mentre quelle non vaccinate no, oppure solo in rarissimi casi.

Ma noi sappiamo benissimo che il trattamento genico (altrimenti detto vaccino) non impedisce che si possa contrarre la malattia COVID, e questo lo confermano anche le aziende produttrici che al più affermano che il loro farmaco riduce la sintomatologia.

E’ l’ennesimo inganno che dimostra che la “vaccinazione” non è lo strumento ma il fine. Fine a sua volta propedeutico ad altro.

D’altronde ponetevi una domanda; perché nelle tabelle della protezione civile non compare una bella colonna col numero di nuovi casi o nuovi decessi da persone “trattate”? Se sono così confidenti del “prodotto” dovrebbero avere interesse a pubblicizzarne l’efficacia, o no?

Un caro saluto.