Nel mentre che ci distraiamo con gli Europei 2020 (anche se siamo nel 2021) la NATO si riunisce nel G7 per preparaci qualche ulteriore biscotto avvelenato.
Il treno del Grande Reset, occultato dall’Operazione COV-ID, ha motore finanziario e trazione militare.
Quali che siano le stazioni intermedie di questo viaggio, e che abbiate o no fatto il biglietto, la destinazione in cui rischiamo di trovarci è un mondo transnazionale, transumano governato da una tecnocrazia neo-feudale.
Un neo-feudalesimo, una nuova normalità, in cui il nuovo suddito digitale non possiede neanche il proprio corpo, figuriamoci una casa.
E proprio sul fronte immobiliare, interessanti segnali arrivano dagli USA. E si sa che se ad Ovest si accumulano le nuvole ad Est poi tuona.
Come testimoniato da Tucker Carlson (uno dei conduttori televisivi più famosi degli Stati Uniti) negli Stati Uniti sta diventando quasi impossibile comprare una casa, per via dell’impennata dei prezzi. Il motivo? Presto detto.
I grandi fondi d’investimento, quelli controllati dalle grandi dinastie bancarie che “stampano” moneta e poi la prestano agli Stati indebitando i cittadini, stanno facendo “man bassa” di beni immobiliari comprando a prezzi fuori mercato, questo nonostante la percentuale dei cittadini statunitensi che pensa di poter comprare una casa in futuro sia ai minimi storici.
Perché allora in alcune città oltre il 25% degli immobili è in mano a fondi d’investimento? Perché Blackrock (uno dei maggiori fondi d’investimento) compra interi quartieri?
Perché evidentemente loro sanno quello che sta per succedere, perché i loro padroni sono gli stessi che soffiano vento sulla bufera. E così stanno trasformando le proprie liquidità in beni immobili, prima che arrivi l’ennesima tempesta finanziaria.
Faranno anche incetta delle attività imprenditoriali (ristoranti, discoteche, alberghi) portati al fallimento a “botte” di lockdown?
In fondo l’Operazione COVID è anche questo.
Un caro saluto.