Nel 2014, quando aprivo questo blog, mi descrivevo come un osservatore cinico della decadenza culturale, dell’elevazione a potenza del non sense, dell’esplosione del conformismo, dell’ignoranza collettiva elevata a sapere individuale, del progressismo autolesionista, della rivoluzione reazionaria, del nichilismo cosmico, in definitiva della nostra società occidentale. A quasi dieci anni di distanza non ho cambiato opinione.
Il mio cinismo potrebbe suonare male alle orecchie di molti, e potrebbe sembrare contraddittorio con gli intenti di chi scrive cercando di risvegliare le coscienze dei pochi ancora in grado di pensare, ma in me non c’è più spazio per la commiserazione della “massa”. In questi quasi tre anni “pandemici” ho visto maturare sentimenti simili ai miei in molti tra gli avanguardisti del dissenso. La mediocrità e il narcisismo patologico di gran parte della popolazione si sono solo manifestati in tutta la loro magnificenza anche agli occhi di chi guardava al mondo con occhio ingenuo e benevolo.
Eppure molti tra i dissidenti cadono ancora nella tentazione di proiettare invece che di osservare, per un istinto di autoconservazione che li spinge a cercare un’interpretazione della realtà che meglio si concili con il proprio io, che rimargini le ferite senza lasciare tracce. Eppure, sono proprio le cicatrici a segnare la nostra memoria a rendere possibili le scelte consapevoli.
E purtroppo il percorso di “ritorno all’ovile” è agevolato da influencers che hanno cavalcato il dissenso, senza avere capito nulla, assolutamente nulla, di quanto sta avvenendo. Si adagiano sulla quotidianità senza avere né consapevolezza né prospettiva storica degli eventi. Studiare, analizzare e sbilanciarsi in un’interpretazione coerente degli eventi è faticoso e rischioso. Molto meglio vivere del problema del momento e contare likes e visualizzazioni. Per costoro il “condono dei dissidenti” è meglio di niente, la “commissione d’inchiesta” è un buon segno. La “burrasca della pandemia è passata” ed è tempo di occuparsi del “temporale energetico”, senza neanche provare a palesare il piano che sottende tali eventi.
Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. Rimarginare le ferite aspettando il bel tempo.
Il primo “temporale” ha portato le basi dell’Identità Digitale, il secondo sta costruendo le premesse pe il razionamento energetico e l’Impronta Energetica. L’implementazione della Moneta Digitale (CBDC) procede senza ostacoli ed arriverà con l’imminente tempesta perfetta. E nel mentre che si attende il bel tempo, i Paesi ratificano i trattati pandemici, varano iniziative liberticide che sopravvivono ai “temporali” e sdoganano trattamenti eugenetici spacciati per terapeutici.
Negli ultimi articoli, ho cercato di documentarvi come la società viva in un inganno globale amministrato da chi, da oltre un secolo, “scrive” false memorie, ridefinisce il linguaggio e il modo di pensare, spingendosi quindi verso il traguardo successivo, la ridefinizione della base valoriale, in un percorso nichilista che annulli l’individualità e conduca all’Hive Mind.
Tra poco, parte del vero dissenso, demograficamente adulto, si sarà assottigliato per essere rimpiazzato da un’ondata di zombie formattati dall’indottrinamento Agenda 2030, ispirati dal mito di Gaia del suicidio individuale per il bene collettivo e coccolati dagli influencers del volemose bene.
Stante l’attuale lettura prevalente degli eventi, a breve, le cose matureranno per il peggio. Qualcuno cadrà dal pero con sguardo incredulo, io mi consolerò con un mal celato ghigno.
Nel mentre, penso e cinicamente attendo.
Un caro saluto.