Ci sono quattro buone ragioni per pensare che si stia allestendo in Ucraina una false flag ai danni della Russia. E’ una pura speculazione, ma ci sono indizi convergenti.

Il primo, il più banale, consiste nel fatto che già da oltre un mese prima delle ostilità gli USA parlassero di false flag organizzata dalla Russia per legittimare un intervento.

Il secondo indizio è motivazionale, ed è piuttosto forte. I Paesi NATO, impegnati nel forzare il Grande Reset distopico-finanziario, hanno tutto l’interesse a provocare una escalation per legittimare ulteriori sanzioni contro i rispettivi cittadini.

Il terzo indizio riguarda la strana propensione dei media mainstream a far sorbire al proprio pubblico video palesemente falsi o artefatti. Qualcuno ha suggerito che i professionisti della disinformazione siano disperati al punto da far andare in onda video di videogiochi. Ma io la penso differentemente; ritengo che stiano testando quanto spirito critico residuo sia rimasto al pubblico televisivo e quanto esso sia ancora in grado di discernere la realtà dal falso.

Il quarto elemento è anch’esso di carattere psico-televisivo. Sebbene l’Ucraina stia capitolando un pezzo alla volta, i media cercano insistentemente di dipingere una Russia in difficoltà. Qualcuno ha suggerito che ciò sia uno strumento per incentivare il dissenso dei cittadini Russi in ottica di facilitare “rivoluzioni colorate”; ritengo questa ipotesi non ragionevole, in quanto Putin ha un consenso altissimo, refrattario a qualsiasi influenza esterna. I media occidentali semmai avessero avuto un po’ di credito in passato, l’hanno perso del tutto in Siria. Piuttosto penso che il destinatario di questa campagna sia sempre il nostro pubblico televisivo; fargli pensare che Putin sia disperato al punto da rendere credibile un’azione disperata ed irrazionale.

Io la vedo così. Staremo a vedere.

Un caro saluto.

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